In Italia

In Italia

Conte Loredan Gasparini: austerità bordolese

15 Gennaio 2010 Roger Sesto
L’azienda di Giancarlo e Lorenzo Palla, a Venegazzù del Montello, nel cuore della Marca Trevigiana, propone tagli bordolesi importanti e austeri, capaci di invecchiare virtuosamente per decenni. La zona è storicamente vocata alla produzione di vini di pregio, tanto che nel 1590 lo storico Bonifacio già ne tesseva le lodi nella sua Historia Trevigiana, sostenendo che “Ha il contado di Trevigi (…) vini buonissimi ed il migliore è quello della riviera del Montello”. La Cantina è stata fondata negli anni Cinquanta del Novecento dal conte Piero Loredan, diretto discendente del doge di Venezia Leonardo Loredan. Dal 1973 è proprietà della famiglia Palla, sotto la cui guida è giunta a esprimere vini di alta qualità. Punta di diamante è il Capo di Stato Igt Colli Trevigiani, da uve dal vigneto Cento Piante di Venegazzù, integrate con le migliori bacche provenienti da vigne vecchie del resto della tenuta. «L’annata 1998», spiega Lorenzo Palla, «è la nostra preferita, quella che meglio esprime il carattere del terroir. Oggi quel vino ha un naso maschio, cuoioso, con note di funghi e cioccolato fondente, mirtilli maturi e prugne secche, dalla beva sensuale, fine e avvolgente, in linea con lo stile della Casa». Ci racconta il carattere delle migliori annate di Capo di Stato presenti ancora in cantina? «Il 1991, dalla veste ancora intensa, si mostra oggi speziato di cannella e pepe, fruttato di marasca sottospirito. Il 1997, molto concentrato, sa di cassis, nocciole tostate e muschio; lungo e setoso al palato. Il 2000 ha un profilo olfattivo morbido, ingentilito da un tocco di rovere; in bocca si fa notare per la sua particolare armonia. Il 2003 si distingue per il particolare bouquet, una fusione di more, sottobosco e leggeri ricordi erbacei. Il 2004 è giocato sul contrappunto: tannico e setoso, fruttato e balsamico, elegante e potente. Il 2005, ancora in divenire, colpisce per il suo profondissimo colore, è suadente, cremoso, dolce di spezie e fruttato di cassis».

In Italia

Addio al principe Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi Altemps, produttore appassionato della Tenuta di Fiorano

L’imprenditore, titolare della proprietà a ridosso dell’Appia Antica dove è nato di […]

Leggi tutto

Il senso e il successo delle Cinque Giornate WOW! Milano

Il format, strutturato su cinque date con una decina di produttori alla […]

Leggi tutto

Cantina San Michele Appiano: Appius 2021 è figlio di un’annata difficile, ma dal gran potenziale

Presentata la 12^ edizione della celebre cuvée pensata da Hans Terzer e […]

Leggi tutto

Benvenuta Aminta, la nuova tenuta di Andrea Cecchi a Montalcino

Hanno debuttato a Milano i primi due vini, Rosso e Brunello di […]

Leggi tutto

Citra: Caroso 50°, autentica espressione d’Abruzzo

La cooperativa che riunisce 3.000 famiglie di viticoltori del territorio festeggia il […]

Leggi tutto

Tutto quello che c’è da sapere sul Kerner (incluso il legame sempre più stretto con l’Alto Adige)

Nasce dall’incrocio genetico tra Schiava grossa e Riesling, effettuato in Germania nel […]

Leggi tutto

Franz Pardatscher è il nuovo presidente di Cantina Colterenzio

Cambio ai vertici della Cantina Colterenzio. Dopo 18 anni di onorato servizio, […]

Leggi tutto

Antichi Poderi Jerzu protagonista all’Enoluogo di Civiltà del bere

Il 18 novembre il nostro “salotto del vino” milanese ha ospitato questa […]

Leggi tutto

Tal 1930 e Tal 1908: si rinnova l’arte del blend secondo Cantina Bozen  

L’annata 2022 dei due vini premium aziendali vede in un caso l’aumento […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati