Lessini Durello: a giugno i risultati della zonazione
30.802 ettari nella porzione dei Lessini Orientali tra Verona e Vicenza sono stati studiati dal 2002 al 2005 per la prima zonazione dell’area a Doc Monti Lessini, i cui esiti saranno presentati a Soave dal 14 al 18 giugno. Protagonista il vitigno autoctono Durello, le cui potenzialità potranno essere approfondite in rapporto a una specifica carta dei suoli e a 15 sottozone a diversa vocazione vitivinicola.
Un lavoro realizzato da Emanuele Tosi del Centro di sperimentazione in vitivinicoltura della Provincia di Verona, dal pedologo Giuseppe Benciolini, da Aldo Lorenzoni e Giovanni Ponchia del Consorzio tutela Vini Lessini Durello e da Diego Tommasi del Centro di ricerca per la viticoltura di Conegliano (Treviso). «Un’iniziativa fondamentale per riconoscere le potenzialità di un territorio che presenta una spiccata varietà di suoli, prevalentemente con substrati di origine basaltica e tufacea, e particolarità pedoclimatiche, nell’ottica anche di realizzare nuovi impianti», ci ha detto Andrea Bottaro, presidente del Consorzio tutela Vini Lessini Durello.
Tra le caratteristiche più innovative dello studio rientra l’introduzione, anche se solo per un’annata, della valutazione del potenziale enologico del vino anche attraverso il processo di spumantizzazione con il Metodo Classico. Lo spumante Lessini Durello rappresenta la punta di diamante di una denominazione che comprende dieci aziende e che in dieci anni ha visto, ci dice il Consorzio, una crescita sia qualitativa che quantitativa: se la superficie investita a Durello si limita oggi a 600 ettari vitati e si fanno spazio altre varietà come Chardonnay e Pinot grigio, l’imbottigliato è passato dalle 60 mila bottiglie di metà degli anni Novanta alle 500 mila del 2009 (400 mila a Metodo Charmat e 100 mila a Metodo Classico).
Le potenzialità sarebbero di 6 milioni di bottiglie, due nuove aziende attendono di entrare nel Consorzio, altre stanno impiegando il Durello per dare più carattere ai propri vini. «La zonazione conferma la vocazione spumantistica del Lessini Durello che sarà ancor più esaltata dall’imminente riconoscimento di una variazione al disciplinare di produzione che attribuirà la menzione Riserva agli spumanti ottenuti con Metodo Classico rispetto a quelli con Charmat», ci preannuncia Andrea Bottaro.
Tag: Andrea Bottaro, Consorzio tutela Vini Lessini Durello, Durello, Monti Lessini© Riproduzione riservata - 03/05/2010