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Zangani: fedeltà all’autentico Vermentino

3 Gennaio 2013 Civiltà del bere
Al confine con la Toscana, c’è un angolo di entroterra ligure scavato dal fiume Magra fra i colli della Lunigiana, dove la vicinanza al mare mitiga le escursioni termiche stagionali, regalando alla vallata un microclima invidiabile. È a Santo Stefano Magra (La Spezia) che Alberto Zangani ha recuperato l’antico fondo agricolo del Mortedo, un tempo amministrato dai Malaspina, restituendo vitalità a un terreno storicamente vocato per la produzione di vino e di olio. LE RADICI STORICHE IN LUNIGIANA - Il legame con il territorio e la sapiente attività agricola della famiglia Zangani, originaria del piccolo borgo di Ponzano Superiore, affondano le radici nell’Ottocento. Le antiche viti del podere, emerse dalla boscaglia nel corso del restauro, e nuovi filari impiantati in altri piccoli appezzamenti di proprietà – il Luisito, la Boceda, il Montale, il Fontolo, la Piana e il Carbonin – producono oggi in 35 ettari diverse etichette Doc e Igt, che insieme all’olio Riviera ligure di Levante Dop e all’extravergine di oliva monovarietale Razzola costituiscono i prodotti di punta della tenuta. QUALCHE ETICHETTA - Accanto al Marfi bianco (Vermentino, Albarola e Malvasia) e rosso (Merlot, Ciliegiolo e Canaiolo), due blend a Indicazione geografica tipica Golfo dei Poeti, è la fedeltà all’autentico Vermentino ligure che distingue l’etichetta top della Casa, meritando tre bottiglie sulla Guida Espresso per l’annata 2009; prodotto con un’accurata selezione di uve provenienti dalla collina di Ponzano Superiore, il Vermentino Zangani è compreso nella denominazione Colli di Luni. Della stessa Doc fa parte anche un rosso: Il Montale, raffinato blend di Sangiovese, Merlot e Canaiolo. Vini prodotti con cura, che dimostrano come l’attenzione costante alla qualità e il solido rapporto con il territorio siano la cifra distintiva che determina il successo dell’azienda. Leggi il report di Civiltà del bere sull'enologia regionale: Speciale Liguria

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