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Versoaln, figlio di una vite di 360 anni

20 Dicembre 2018 Roger Sesto

La vite più grande e antica del mondo cresce presso Castel Katzenzungen a Prissiano. Il Centro di Sperimentazione Laimburg ha commissionato nel 2004 un’analisi scientifica che ha stimato in circa 360 anni l’età di questa eccezionale pianta. Di quale vitigno si tratta? È il Versoaln.

«I Giardini di Castel Trauttmansdorff di Merano», racconta la responsabile marketing Heike Platter, «nel 2006 hanno assunto la paternità di questo monumento naturale unico. Una pianta esposta a nord, il cui fogliame copre una superficie di 300 m², ai piedi del Castello, a 600 m slm, su un terreno porfidico eroso, povero di risorse, a ridosso di un muro, dove, nel corso dei secoli, è stato accumulato del materiale che ha poi coperto la pianta, le cui radici e prime ramificazioni si trovano oggi sotto uno strato di terra».

 

grappolo di Versoaln (©Trauttmansdorff)

 

Rinasce il Versoaln

«Ciò che rende ancora più interessante questo ceppo è che è ancora produttivo e genera un vitigno ormai scomparso altrove: il Versoaln» prosegue Platter. «Il nome potrebbe derivare dall’originaria posizione ove era coltivato: ripide pendici sulle quali era necessario legare e trasportare il raccolto per mezzo di funi. I grappoli sono piccoli, dagli acini quasi trasparenti di medie dimensioni. I raccolti sono buoni e regolari, con un grado zuccherino che oscilla fra il 16 e il 18%, e un’acidità marcata. Il vino ha colore verdolino, fruttato al naso, di delicato corpo ma di forte personalità».

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