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Valpolicella Doc: amatissimo da russi e norvegesi

18 Ottobre 2011 Monica Sommacampagna
Russia e Norvegia si confermano mercati su cui puntare per il Consorzio Valpolicella Doc. Lo ha dichiarato ieri l'ente veronese, presentando i dati raccolti dagli operatori che hanno partecipato il 30 maggio scorso agli educational a Oslo legati al progetto promozionaleVenezia e i suoi vini”, organizzati anche a Mosca lo scorso 11 ottobre. In Norvegia, ad esempio, il Valpolicella Doc è risultato il vino veneto più venduto con oltre 1,4 milioni di litri esportati nel 2010; al terzo posto si è piazzato l'Amarone con circa 150.000 litri, mentre il Recioto è quinto con più di 7.000 litri. In un Paese in cui il consumo di vino è di 15 litri procapite e in cui l'import nel 2010 ha raggiunto quota 17,85 milioni di litri, con l'Italia in seconda posizione a valore dopo la Francia, ottime le risposte degli operatori del canale Horeca, che acquistano direttamente dai produttori, le prospettive più favorevoli si registrano presso la ristorazione.   Difficile la penetrazione nel canale dettaglio, dove i 260 punti vendita dislocati sul territorio norvegese possono rifornirsi solo da importatori o grossisti,  non direttamente dai produttori. La Russia, con 143 milioni di persone di cui solo 40 potenziali consumatori di vino, e con un volume di importazioni di vino nel 2010 dall'Italia pari a circa 108,23 milioni di litri, è un Paese però condizionato da un inasprimento dei dazi e dal blocco del rinnovo delle licenze agli importatori deciso dal Governo. Tenendo conto che sul prezzo alla cantina occorre aggiungere tasse e accise che incidono per il 40%, costo della logistica e potenziale guadagno, una bottiglia di Amarone parte in enoteca da un prezzo minimo di 100 euro ritagliandosi così la fama di status symbol per i russi più facoltosi. Le prospettive sono quindi più ampie per il Valpolicella Doc, che parte da una fascia di prezzo più bassa. Tutti argomenti che porteranno il Consorzio a realizzare campagne  promozionali mirate a sfruttare appieno le potenzialità di ogni mercato strategico.  

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