L'altro bere L'altro bere Jessica Bordoni

Uomini goderecci e istruiti: sono i “beer lovers”

Uomini goderecci e istruiti: sono i “beer lovers”

Per la maggior parte uomini tra i 35 e i 44 anni, che abitano in città, possiedono un’elevata istruzione, sono professionalmente dinamici, curano il proprio benessere psicofisico e dimostrano un approccio godereccio alla vita: è questo l’identikit dei beer lovers, gli appassionati di birra,  emerso dalla recente ricerca Gli italiani e le identità gastronomiche commissionata dal gruppo Birra Moretti all’istituto Gpf. L’inchiesta ha coinvolto un campione di 801 persone tra i 25 e i 54 anni, chiamate a rispondere a un’intervista web.

Il popolo degli amanti della birra è il 17% circa degli italiani in target, pari a circa 4.500.000 persone; il 71% di loro beve bionde e rosse più volte nell’arco di una settimana. Per l’83,1% è “molto importante” che la bevanda sia servita nel modo corretto (il restante 16,1% lo reputa “abbastanza importante); 74,3 è invece la percentuale di coloro sono “molto d’accordo” sul fatto che la si debba abbinare a ciò che si mangia (“abbastanza d’accordo” il 23,5%). Il consumo di birra è legato anche alla sua capacità di creare un clima di allegria e simpatia (58,1% “molto d’accordo, 39,7 “abbastanza”), alla sua pronta beva (46,3% – 41,9%) e convenienza (36,8% – 44,8%)). Per il 47% degli appassionati stappare una birra è di rigore quando si sta in compagnia e per il 33,1% non può mancare quando si guarda una partita in tv.

Lo studio ha cercato di indagare anche il rapporto con l’alimentazione, provando a definire la nostra “identità gastronomica”. È emersa la tendenza tutta italiana verso un “federalismo gastronomico” fatto di specialità, gusti e ricette locali e centrato sui cosiddetti distretti alimentari: solo il 28,3% degli interpellati qualifica la nostra cucina come “nazionale”; per il 41,9% essa presenta una connotazione “regionale” e per il 29,8% è “territoriale”.  Consumare prodotti freschi è giudicato “molto importante” dal 37,1% degli interrogati e “abbastanza importante” dal 50,9 %; nel complesso gli italiani evitano di mangiare ciò che può far male e cercano di ridurre il più possibile i grassi. Solo il 50% dichiara però di fare attenzione al contenuto calorico dei cibi mentre l’altra metà non si fa problemi di peso e snobba tranquillamente la bilancia. Tre quarti del campione pranza e cena quasi sempre alla stessa ora e oltre il 38% fa “abitualmente” turismo enogastronomico. Fortunatamente è solo il 19,3% a consumare “abbastanza spesso” piatti pronti. I cinque alimenti irrinunciabili sono dei classici: la pasta, nelle sue tante varianti (76,4%), la pizza (49,2), il parmigiano (19,4), il caffè (18,7) e i salumi (14,6).

Nonostante la crisi, il 27% dice di non badare a spese nell’acquisto di prodotti alimentari di qualità, seguito da un 55,9% che è “abbastanza d’accordo”. Chi cena spesso fuori casa, il 50,8%, lo fa con oculatezza, informandosi sui locali e sui loro chef.  Il 97% è convinto che la nostra cucina sia un’icona mondiale e il 62% la ritiene “molto importante” per la valorizzazione dell’immagine del nostro Paese all’estero (a cui si aggiunge il 35% che la reputa “abbastanza importante”). Nel ruolo di ambasciatori nazionali il più quotato è il presentatore Gerry Scotti con il 13% delle preferenze; sul podio anche l’attrice Sophia Loren (9%) e la conduttrice Antonella Clerici (7%).

Tag: ,

© Riproduzione riservata - 07/10/2010

Leggi anche ...

Birre dallo stile ossidativo, moda che convince
L'altro bere
Birre dallo stile ossidativo, moda che convince

Leggi tutto

God save the pub! Il fascino del bancone per gli inglesi
L'altro bere
God save the pub! Il fascino del bancone per gli inglesi

Leggi tutto

All’Enoluogo di Milano si è celebrato un inedito matrimonio sake-dessert
L'altro bere
All’Enoluogo di Milano si è celebrato un inedito matrimonio sake-dessert

Leggi tutto