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Uno Champagne dal sapore italiano

17 Giugno 2011 Andrea Gabbrielli
Enrico Baldin e Nadia Nicoli, entrambi padovani, volevano diventare vignaioli ma invece di acquistare terre e vigneti in Franciacorta o in Trentino hanno avuto l’imperdibile occasione di entrare in possesso di 2,5 ettari di vigneto nella Champagne. Una possibilità assai remota per degli stranieri e per di più italiani considerando il “conservatorismo” dei proprietari francesi. Lo Champagne Encry è nato così. La piccola proprietà, confina con due mostri sacri come Krug e Salon, si trova a Mesnil–sur-Oger, un comune classificato 100% Grand Cru Blanc de Blancs. I vigneti continuano ad essere curati da Jean Michel Turgy, discendente di una famiglia di viticoltori che si stabilì qui nel 1881, che si occupa dei vigneti e della cantina con comprovata perizia. Per Enrico e Nadia però, la strada non è stata affatto in discesa. Dal nome della maison all’etichetta tutto è stato minuziosamente contestato e passato attraverso le maglie strettissime del CIVC, con il chiaro intento di scoraggiare la coppia. Oggi superate tutte le difficoltà e conquistati i primi riconoscimenti, Champagne Encry si fa conoscere con la partecipazione a fiere di settore. Non hanno né agenti né distributori ed effettuano solo vendita diretta. In enoteca la Grand Cuveè ottenuta da sole uve Chardonnay Grand Cru si compra a 48/50,00 Euro. Un grande Champagne con un pizzico di sapore ed entusiasmo italiano.  

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