In Italia

In Italia

Una goccia di Teroldego nel bordolese Fojaneghe

26 Aprile 2013 Jessica Bordoni
La  professionalità tecnica del Gruppo Masi al servizio di un marchio che fa vino in Trentino dal 1697. Parliamo della Casa vinicola Bossi Fedrigotti, di proprietà dei conti Isabella, Maria José e Gian Paolo Bossi Fedrigotti, che oggi conducono l’azienda avvalendosi della prestigiosa partnership della veneta Masi Agricola. LA PARTNERSHIP CON MASI - Come spiega  lo stesso patron di Masi, Sandro Boscaini: «In questi anni abbiamo reinterpretato le etichette aziendali nel segno dell’eleganza e della qualità, apportando l’esperienza Masi in termini di tecnologia di avanguardia e assicurando a questa storica realtà trentina una ricca rete commerciale dentro e fuori i confini nazionali». TRE TENUTE - La sede è a Rovereto, tra i maggiori centri della Vallagarina,  e i 40 ettari a vigneto fanno capo a tre diverse tenute, su entrambi i versanti del fiume Adige: Maso San Giorgio a Rovereto, Fojaneghe nei comuni di Mori e Isera, e Sant’Antonio a Pomarolo. I terreni risultano quindi molto diversi fra loro per composizione (basaltico-vulcanico, morenico-calcareo e alluvionale), allevati con l’antico sistema della pergola trentina e a Guyot. IL FUORICLASSE FOJANEGHE - Tra le etichette più celebri di Bossi Fedrigotti c’è il Fojaneghe, Igt Vigneti delle Dolomiti che nel 2011 ha festeggiato i suoi primi cinquant’anni. Un vino rivoluzionario, con un blend principalmente “bordolese” – Merlot (45%), Cabernet Franc (40%) – a cui si aggiunge una percentuale di Teroldego (15%). La nascita di questo fuoriclasse è legata a un caso molto fortunato, spiega Sandro Boscaini: «Dopo un viaggio a Bordeaux l’enologo Leonello Letrari propose al conte Federico Bossi Fedrigotti, padre degli attuali titolari, di piantare due “cittadini del mondo” quali Merlot e Cabernet in una terra tradizionalmente vocata ai rossi autoctoni. Nel 1958, con la collaborazione dell’Istituto di San Michele all’Adige, cominciarono le prime sperimentazioni e nel 1963 venne messa sul mercato la prima annata». Il passaggio alla gestione tecnica Masi, nel 2007, ha segnato l’introduzione di una piccola percentuale di  Teroldego e la scelta di affinare il vino 18 mesi in barrique. «Siamo così arrivati a un prodotto che io definirei “glocale”, ossia adatto sia al mercato italiano sia ai gusti esteri, capace oggi come ieri di riscuotere i massimi consensi dalla critica e dal mondo dei consumatori». L'ANNATA 2009 - Attualmente in commercio c’è il Fojaneghe 2009. Di colore rosso rubino, al naso colpisce per le spiccate note vegetali e i profumi di frutti di bosco; in bocca esprime una buona acidità, con tannini morbidi e un lunghissimo finale. «La vendemmia 2009 è stata ottima sul versante della qualità, con un calo del 10% in quantità. Dal punto di vista climatico, dopo le nevicate invernali e le piogge primaverili, abbiamo assistito a temperature con valori superiori alla media fino a settembre. La raccolta è stata quindi anticipata di una decina di giorni», precisa Sandro Boscaini. Indirizzo Cantina: via Unione 43, Rovereto (Trento), tel. 0464.43.92.50, mail vinifedrigotti@fedrigotti.it, masi@masi.it, www.fedrigotti.it - www.masi.it Leggi anche il report di Civiltà del bere sull’enologia regionale Speciale Trentino.

In Italia

Sorgono e il Mandrolisai, un territorio ricco di fascino e vecchie vigne da preservare

Riflessioni a margine della manifestazione “Autunno in Barbagia”, che ci ha permesso […]

Leggi tutto

Moncalisse, il Trentodoc di Karoline e Julia Walch

Nasce alle pendici del Caliso, da cui il nome, in una posizione […]

Leggi tutto

I vini del Collio tra posizionamento e percezione rispetto al territorio

La nuova manifestazione Collio Evolution (andata in scena lo scorso 25-27 ottobre) […]

Leggi tutto

I Vignaioli Valle di Mezzane presentano la Carta dei suoli in 3D all’Enoluogo

Frutto di un lavoro di zonazione, la nuova mappa della vallata che […]

Leggi tutto

Cantine Torrevento torna al 100% del controllo societario

Più che di un’acquisizione, una riacquisizione. Le Cantine Torrevento hanno riacquisito il […]

Leggi tutto

Conte Vistarino, 160 anni di Metodo Classico dell’Oltrepò

Con il 1865 la Cantina di Rocca de’ Giorgi festeggia l’anniversario della […]

Leggi tutto

La Colombera: la scommessa sul Timorasso di Elisa Semino

Enologa e allieva di Attilio Scienza, fa parte dei giovani viticoltori dei […]

Leggi tutto

Epokale 2017, la scienza dietro il segreto della longevità aromatica del Gewürztraminer

Gli anni di affinamento al buio nell’ex miniera di Ridanna salgono a […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati