In Italia In Italia Jessica Bordoni

Un anno di Consorzio Roero. Come va?

Un anno di Consorzio Roero. Come va?

Dopo oltre mezzo secolo di convivenza, il 4 marzo 2014 i produttori del Roero hanno “divorziato” dal grande Consorzio che difende le denominazioni di Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani per dar vita a un organismo completamente autonomo e a sé stante: il Consorzio di tutela del Roero. «Devo ammettere che all’inizio i lavori sono partiti un po’ in sordina, quasi per scherzo», spiega il presidente Francesco Monchiero (in foto), titolare della Cantina Monchiero Carbone e grande promotore dell’iniziativa, «ma poi la macchina organizzativa ha preso il volo e tutto è proseguito con impegno e ritmi sostenuti, anche per la necessità di rispettare gli obblighi legislativi imposti dall’Ocm-vino e dai regolamenti comunitari».

Il 70% della Docg aderisce al Consorzio Roero

A distanza di circa un anno dalla fondazione, abbiamo chiesto allo stesso Monchiero di fare un primo bilancio. «Credo sia ancora un po’ presto per le valutazioni, e tuttavia sono molto soddisfatto dei risultati che siamo riusciti a ottenere in così poco tempo. Il Consorzio di tutela del Roero gode dell’erga omnes e vanta già l’iscrizione del 50% delle Case vinicole produttrici, pari al 70% dei volumi a Docg». Oggi l’area di produzione del Roero e Roero Arneis Docg occupa circa 900 ettari di Langhe (di cui 730 piantati ad Arneis e 170 a Nebbiolo), che si traducomo in più di 6 milioni di bottiglie immesse sul mercato ogni anno.

Logo-Consorzio-RoeroDialogo e collaborazione con le altre realtà

«Quel che mi preme sottolineare», prosegue Monchiero, «è la totale assenza di contrapposizione fra noi e il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, anzi. L’ultima dimostrazione in tal senso è la recente partecipazione alla manifestazione Grandi Langhe Docg, promossa proprio dallo storico ente consortile. Siamo convinti che il continuo confronto con le altre realtà vinicole dell’Albese sia stato e resti fondamentale. All’interno del “vecchio” Consorzio, però, non poteva esserci lo spazio sufficiente per alcune nostre richieste specifiche. Penso ad esempio alla valorizzazione della tipologia dei bianchi, rappresentata dal Roero Arneis».

La comunicazione del Consorzio Roero: dagli States all’Italia

«Grazie anche ai contributi dell’Ocm-vino abbiamo avviato una campagna di promozione e comunicazione negli Stati Uniti, indubbiamente il nostro mercato più importante, anche perché molto interessato ai vini bianchi. Il 18 aprile saremo a New York per una degustazione collettiva, mentre il 20 aprile sarà la volta di Chicago». E in Italia? «Step by step: vogliamo fare le cose gradualmente e con la massima cura. Tra la fine 2015 e l’inizio del 2016 ci sarà il lancio della campagna stampa nazionale, mentre tra una ventina di giorni sarà finalmente on line il nuovo sito web ufficiale del Consorzio Roero, che stiamo finendo di mettere a punto in queste settimane». Nell’attesa, i wine lover hanno comunque a disposizione la pagina facebook Consorzio Tutela ROERO e le degustazioni delle aziende presenti a Vinum, la fiera dei vini di Langhe e Roero (25 al 26 aprile e 1-3 maggio) e a Nebbiolo Prima (10-14 maggio).

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© Riproduzione riservata - 07/04/2015

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