In Italia

In Italia

Speciale Piemonte: Terre del Barolo

11 Luglio 2012 Civiltà del bere
Da I report di Civiltà del bere: Piemonte

Terre del Barolo: la forza di 400 soci che esaltano il terroir

Nel 1958, i tempi non erano facili per la gente di Langa. Molti erano quelli che lasciavano la vigna per cercare lavoro e sicurezza economica nell’industria, migrando verso le città. La nascita della cooperativa del Barolo, una realtà tutt’ora unica nel suo territorio, contribuì in modo determinante a creare un’alternativa vivibile per tutti quei contadini e vignaioli che non desideravano allontanarsi dalla terra e da tradizioni spesso secolari. Se oggi, questa regione può vantare dei vigneti candidati a diventare Patrimonio dell’Umanità sotto la tutela dell’Unesco, è anche grazie a storie come questa. Con 400 soci distribuiti in tutti gli 11 comuni della Doc, oltre 700 ettari di vigna e una produzione annuale che si aggira sui 3 milioni di bottiglie, di cui 1 milione di solo Barolo, Terre del Barolo è una realtà importante per tutto il territorio, per la sua economia e la sua cultura. GLI INVESTIMENTI DELLA COOPERATIVA - Se da un lato un vitigno come il Nebbiolo, invero difficile da lavorare, chiede sacrifici, dall’altro la sua unicità e il carattere scontroso, restio ad adattarsi ad altre geografie ne fanno una sorta di assicurazione per il futuro. Il Barolo si fa solo qui e si continuerà a fare solo qui. Ed ecco l’impegno e gli investimenti volti a migliorare la qualità del prodotto finito ma, soprattutto, lo sforzo teso a evolvere lo stile di lavoro in vigna. I tecnici della Cooperativa assistono continuamente i soci per apportare miglioramenti e ridurre drasticamente l’uso di sostanze chimiche nel terreno e nei trattamenti in modo da ottenere uve più sane seguendo criteri di rigoroso rispetto dell’ambiente. PROGETTO QUALITÀ PER IL BAROLO - A fronte di una produzione ampia che comprende tutti i vitigni ammessi dai vari disciplinari (in questa zona non è raro che le Doc si sovrappongano) è certamente il Barolo che la fa da padrone. In particolare le etichette legate al Progetto Qualità. Avviata nel 2001, questa iniziativa, nata dalla mappatura ostinata e minuziosa del territorio e dal riconoscimento delle vigne più vocate, è volta ad ottenere vini sempre più rappresentativi del terroir. Oggi sono disponibili 5 versioni: 4 cru (è di moda chiamarli single vineyard) e un Barolo proveniente da una selezione delle vigne migliori. L'ULTIMA ANNATA - In arrivo il 2008 di prossima distribuzione. Nel segno ricorrente degli ultimi anni, anche quest’ultima è stata una vendemmia fortunata: estate calda e niente piogge nel momento cruciale che precede la raccolta. Il risultato è un vino ancora giovane, forse un po’ spigoloso, come si conviene a un adolescente, ma destinato a maturare nel tempo e a evolversi in un grande vino da invecchiamento. Per il futuro, il professor Matteo Bosco, docente di matematica e presidentedella cooperativa, prevede un continuo successo del Barolo nel mondo e ribadisce l’impegno di Terre del Barolo, una vera missione, per tutelare e incentivare il lavoro dei soci attraverso la crescita qualitativa.

In Italia

I vini del Collio tra posizionamento e percezione rispetto al territorio

La nuova manifestazione Collio Evolution (andata in scena lo scorso 25-27 ottobre) […]

Leggi tutto

I Vignaioli Valle di Mezzane presentano la Carta dei suoli in 3D all’Enoluogo

Frutto di un lavoro di zonazione, la nuova mappa della vallata che […]

Leggi tutto

Cantine Torrevento torna al 100% del controllo societario

Più che di un’acquisizione, una riacquisizione. Le Cantine Torrevento hanno riacquisito il […]

Leggi tutto

Conte Vistarino, 160 anni di Metodo Classico dell’Oltrepò

Con il 1865 la Cantina di Rocca de’ Giorgi festeggia l’anniversario della […]

Leggi tutto

La Colombera: la scommessa sul Timorasso di Elisa Semino

Enologa e allieva di Attilio Scienza, fa parte dei giovani viticoltori dei […]

Leggi tutto

Epokale 2017, la scienza dietro il segreto della longevità aromatica del Gewürztraminer

Gli anni di affinamento al buio nell’ex miniera di Ridanna salgono a […]

Leggi tutto

Camminiamo a piede franco sui sentieri del Carignano

Nel Basso Sulcis è stato inaugurato un percorso a tappe che tocca […]

Leggi tutto

Gavi, carta di identità e appunti di degustazione di un bianco decisamente moderno

Alla scoperta della produzione Docg in 14 calici di altrettante Cantine, con […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati