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Ruggeri Cinqueanni 2014, il Prosecco Docg alla prova del tempo

Ruggeri Cinqueanni 2014, il Prosecco Docg alla prova del tempo

La storica Cantina Ruggeri presenta un Prosecco Valdobbiadene Superiore che sosta ben 46 mesi in autoclave sui lieviti. Il vintage 2014, di notevole finezza ed eleganza gustativa, è prodotto in sole 4.500 bottiglie dalle uve Glera di una piccola parcella collinare con piante centenarie.

Il mondo è di chi osa, come recita il proverbio. Lo sa bene Paolo Bisol, figlio del fondatore della Cantina Ruggeri, tra le firme più prestigiose del Prosecco Superiore Docg, che lo scorso luglio ha presentato ufficialmente Cinqueanni, Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg 2014: una bollicina decisamente sui generis, nata con l’obiettivo di oltrepassare i confini sensoriali del Prosecco per come lo conosciamo oggi, alla ricerca di profumi e sfumature aromatiche inedite.

Una sfida lunga 46 mesi

«Si tratta di un progetto audace e meditato a lungo», racconta con orgoglio Paolo Bisol. «Abbiamo preso a modello l’espressione hic sunt leones, usata dagli antichi cartografi per ammonire i viaggiatori davanti a terre inesplorate, adatte solo a chi è mosso da un profondo desiderio e spirito di avventura. Un po’ come noi, che abbiamo deciso di percorrere una strada che nessuno si era sentito di intraprendere prima: la produzione di un Prosecco Valdobbiadene da porre in bottiglia dopo ben 46 mesi di riposo sui lieviti nel grembo protettivo dell’autoclave, in un mondo fatto di buio e silenzio».

Paolo Bisol

Un’annata fresca e indomabile

Tutto è stato reso possibile dal carattere unico dell’annata 2014. «La sua ricchezza di acidità ci ha fatto subito pensare alla vendemmia 1995, ugualmente fresca e difficile da domare, protagonista con gli anni di un’interessante evoluzione». Dopo attente riflessioni, la famiglia Bisol e la squadra Ruggeri hanno deciso di selezionare una piccola parcella di un vigneto collinare storico – le cui viti centenarie producono grappoli di Glera dalle eccezionali caratteristiche organolettiche – per creare un Prosecco in grado di sfidare il tempo

Quattro anni di attesa per 4.500 bottiglie

«Dopo la prima fermentazione il vino è stato amorevolmente accudito dagli enologi e dai cantinieri, per poi essere messo in autoclave nella primavera del 2015. Con la presa di spuma è iniziato il periodo dell’attesa, culminato con l’imbottigliamento avvenuto nel marzo 2019», conclude Paolo Bisol. La produzione è di sole 4.500 bottiglie, ciascuna delle quali custodita all’interno di un prezioso astuccio cartonato.

Tasting notes

All’assaggio il Valdobbiadene Prosecco Superiore Cinqueanni rivela una personalità ricercata e una grande finezza. Il perlage è brioso e persistente; il bouquet si distingue per la nota fruttata di pesca bianca, accompagnata da sentori floreali di acacia e fiori di magnolia. In bocca il sorso è piacevolmente asciutto, fresco, invitando a proseguire la beva. Mandorla dolce e una leggera nota di cedro si dispiegano nelle sensazioni retronasali. Un Prosecco per veri intenditori di bollicine.

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 5/2019 . Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

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© Riproduzione riservata - 11/11/2019

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