Non c’è due senza tre. Cesare Cecchi sarà il presidente del Consorzio Vino Toscana per il terzo mandato consecutivo. Lo ha deciso il neo Cda dell’ente, riunitosi il 10 giugno nella nuova sede a Barberino Tavernelle. Sono stati eletti anche i vicepresidenti per il 2025/27: Davide Ancillotti (Chiantigiane Coop) e Lamberto Frescobaldi (Marchesi Frescobaldi). «Lavoreremo per rafforzare la territorialità e accrescere il valore e la tutela del nome geografico Toscana sia a livello nazionale che internazionale. Dal 2019 la crescita dei soci è stata del 577,14%» Questo il primo commento di Cecchi.
Segni particolari: è il più giovane presidente nella storia del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. Parliamo di Giacomo Bartolommei, 33enne enologo e responsabile export dell’azienda di famiglia Caprili, che il 3 giugno è stato eletto all’unanimità dal nuovo Cda. Succede a Fabrizio Bindocci, alla guida dell’ente negli ultimi due mandati, di cui è stato vice nell’ultimo triennio. I nuovi vicepresidenti sono Andrea Cortonesi (Uccelliera, che guiderà la Commissione tecnica), Fabio Ratto (Antinori, Commissione istituzionale) e Bernardino Sani (Argiano, Commissione promozione).
L’assemblea dei soci del Consorzio Doc Friuli Venezia Giulia, riunitasi il 28 maggio, ha confermato Stefano Trinco alla presidenza per il prossimo triennio. A fianco dell’enologo dell’azienda Vigneti Pietro Pittaro, i due vice Flavio Bellomo (Cantina di Conegliano, Vittorio Veneto e Casarsa) e Marco Rabino (Jermann). Istituita con la vendemmia 2016, la denominazione regionale segna numeri in crescita, pari a più del 40% del totale regionale. «Nel 2024 sono stati prodotti circa 320 mila quintali di uva, di cui circa 175 mila quintali imbottigliati, pari a 23 milioni di bottiglie», ha precisato il presidente Trinco.
Secondo mandato per Teresa Bruno (Petilia), riconfermata alla presidenza del Consorzio Vini d’Irpinia per il triennio 2025/27, così come i suoi vice Ilaria Petitto (Donnachiara) e Arturo Erbaggio (consulente agronomico ed enologico). «Questo consiglio nasce nel segno dell’equilibrio e della determinazione per affrontare con spirito costruttivo le sfide che ci attendono» spiega Bruno. «Il confronto interno dimostra una visione condivisa: consolidare il ruolo del Consorzio e aprirci sempre di più al mondo con una comunicazione autorevole, moderna e coerente».
Il 29 maggio l’assemblea annuale dei soci di Equalitas – società titolare del medesimo standard, le cui quote di maggioranza sono detenute da Federdoc, Federazione dei Consorzi dei Vini a Denominazione di Origine – si è riunita per nominare i consiglieri del nuovo Cda, in carica fino al 2027. Riccardo Ricci Curbastro è stato confermato alla presidenza dell’ente, con Michele Manelli in qualità di vice. Gli altri consiglieri sono: Francesco Liantonio, Giuseppe Liberatore, Pietro Bonato, Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, Maria Chiara Ferrarese, Paolo Cuccia e Luigino Disegna.
Il 27 maggio Michele Bernetti (Umani Ronchi) è stato confermato presidente dell’Istituto marchigiano di tutela vini, il principale Consorzio regionale con circa 500 soci, 16 denominazioni tutelate (di cui 4 Docg) e l’89% dell’imbottigliato nella zona di riferimento. Ad affiancarlo, i vicepresidenti Antonio Centocanti (Cantine Belisario) e Mauro Quacquarini (Quacquarini).
Conferma anche per l’enologo Alberto Mazzoni nel ruolo di direttore dell’Imt. In tutto 25 nuovi
ingressi nel Consiglio di amministrazione dell’Istituto, che ha modificato il proprio assetto per oltre
un terzo delle nomine.
Il Cda di Veronafiere ha nominato Barbara Ferro come sua nuova amministratrice delegata; prende il posto di Maurizio Danese. Le sono state conferite deleghe strategiche che comprendono lo sviluppo e la gestione di operazioni straordinarie funzionali al consolidamento e alla crescita del Gruppo. Tra le responsabilità, anche la supervisione della governance delle società controllate (con l’obiettivo di garantire coerenza con gli indirizzi industriali e i principi di trasparenza, economicità ed efficacia) e il monitoraggio delle politiche di sostenibilità della società.
Cambio ai vertici del Consorzio Alta Langa: Giovanni Minetti (Tenuta Carretta) è il nuovo presidente, con Gianmario Cerutti vicepresidente (Coppo). Tra i soci fondatori del Consorzio, già presidente del Consorzio Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, Minetti ha contribuito alla promozione dell’identità del Piemonte e della zona, anche come ad dell’Atl Langhe Monferrato Roero. Il suo mandato è in continuità con la presidenza di Mariacristina Castelletta: «Lavoreremo per rendere l’Alta Langa Docg unprodotto strategico e rappresentativo dell’alta qualità vitivinicolapiemontese».