Distilleria Quaglia, spirits alpini da quattro generazioni
Fondata nel 1890, la distilleria Quaglia utilizza le radici delle valli di Lanzo per produrre una nuova linea in purezza. Un lavoro minuzioso che coinvolge un piccolo gruppo di raccoglitori esperti locali.
Il liquore di genziana è uno dei prodotti che fanno pensare alle specialità dell’arco alpino. La radice della Gentiana lutea, pianta caratterizzata da una bella infiorescenza gialla, si trova ad alta quota e le sue proprietà digestive sono universalmente note. Da diversi anni è protetta e la sua raccolta è limitata. Carlo Quaglia, titolare dell’Antica Distilleria Quaglia di Castelnuovo Don Bosco in provincia di Asti, ha incaricato della raccolta i suoi montanari più fidati i quali, muniti di permesso, si limitano ad estrarre le radici nel numero consentito.
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Un liquore prodotto nel rispetto assoluto del territorio
«Ne lavoriamo piccoli quantitativi per avere circa 500 bottiglie da 700 ml, pari alle radici contenute in due zaini», spiega Carlo Quaglia. «Vogliamo mantenere un equilibrio con il territorio sia dal punto di vista del rispetto ambientale sia di quello economico, fornendo la possibilità di lavoro a chi abita la montagna». La genziana fa parte della nuova linea dei liquori alpini che comprende anche il genepì e il timo serpillo. Le erbe sono raccolte nelle valli di Lanzo, che si trovano a nord del capoluogo piemontese.
La ricerca della naturalità
Il progetto nasce dall’idea di realizzare prodotti in purezza. Carlo Quaglia appartiene alla quarta generazione, che ha maturato una grande esperienza in fatto di erbe, spezie e radici. Dopo qualche mese dall’uscita, la linea alpina è già andata esaurita. Il segreto del successo? Fare emergere la naturalità con gradevolezza.
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