In Italia

In Italia

Per Assoenologi una super vendemmia 2015

1 Settembre 2015 Civiltà del bere
La vendemmia 2015 sembra compensare le criticità dell'annata precedente, difficile per larga parte della produzione italiana. Le prime stime di Assoenologi indicano una crescita di oltre il 10% rispetto al 2014 in termini quantitativi e una qualità elevata delle uve per tutto lo Stivale, grazie all'andamento stagionale favorevole. Si prospetta un'annata memorabile? Vediamo, nel dettaglio, quali sono le ipotesi.

Cresce la produzione nella vendemmia 2015

Con circa 63-65 milioni di quintali d'uva, la produzione 2015 di vino e mosto si aggira tra i 46 e 47 milioni di ettolitri (con un coefficiente medio di trasformazione del 73%). Una crescita decisa (oltre il 10%) rispetto ai 42 milioni di ettolitri del 2014 (dati Istat), annata fra le più scarse degli ultimi 65 anni, i cui maggiori cali si erano registrati in Sicilia (-37%), Campania (-28%), Trentino Alto Adige (-24%) e Lazio/Umbria (-20%). I dati sono positivi anche rispetto alla media degli ultimi cinque anni (44,1 milioni di ettolitri) e dell'ultimo decennio (45,5 milioni di ettolitri). Nel 2015, eccezion fatta per Toscana (-5%), Lombardia e Sardegna (produzione uguale), tutte le regioni italiane registrano un incremento produttivo tra il 5% (Emilia Romagna) e il 25% (Puglia). La più produttiva per la vendemmia 2015 resta il Veneto, con 9,1 milioni di ettolitri; insieme ad Emilia Romagna, Puglia e Sicilia varrà più del 60% del vino italiano di questa annata (oltre 28 milioni di ettolitri).

La qualità in gioco a settembre

  Anche dal punto di vista qualitativo la vendemmia 2015 sarà, con tutta probabilità, da ricordare. La qualità registrata è ottima, con punte d'eccellenza in tutta Italia. Giocherà un ruolo fondamentale, soprattutto per i rossi e le varietà tardive, l'andamento climatico delle prossime settimane, auspicando il giusto equilibrio tra sole, caldo e precipitazioni. Finora le stagioni hanno seguito un corso ottimale, a partire dalle buone riserve idriche date da un inverno piovoso, una primavera mite, con germogliamento anticipato, per poi passare a una calda estate - con un luglio fra i più torridi - che ha ostacolato l'insorgenza di fitopatologie. Infine le precipitazioni di agosto hanno mitigato il clima e idratato i grappoli. Un percorso decisamente positivo per la corretta maturazione delle uve, con l'accumulo di sostanze aromatiche e polifenoliche. Dati Assoenologi * medie produttive arrotondate e ipotizzate per ogni regione *** Valle d'Aosta, Liguria, Molise, Basilicata, Calabria

In Italia

Conte Vistarino, 160 anni di Metodo Classico dell’Oltrepò

Con il 1865 la Cantina di Rocca de’ Giorgi festeggia l’anniversario della […]

Leggi tutto

La Colombera: la scommessa sul Timorasso di Elisa Semino

Enologa e allieva di Attilio Scienza, fa parte dei giovani viticoltori dei […]

Leggi tutto

Epokale 2017, la scienza dietro il segreto della longevità aromatica del Gewürztraminer

Gli anni di affinamento al buio nell’ex miniera di Ridanna salgono a […]

Leggi tutto

Camminiamo a piede franco sui sentieri del Carignano

Nel Basso Sulcis è stato inaugurato un percorso a tappe che tocca […]

Leggi tutto

Gavi, carta di identità e appunti di degustazione di un bianco decisamente moderno

Alla scoperta della produzione Docg in 14 calici di altrettante Cantine, con […]

Leggi tutto

Le cinque giornate WOW! Milano: tutto sulla data del 10 novembre

L’appuntamento è all’Enoluogo di Civiltà del bere con ingresso gratuito previa registrazione. […]

Leggi tutto

Doc Lago di Caldaro: tre interpretazioni della zona classica  

Le scelte agronomiche ed enologiche di Cantina Kaltern, Manincor e Klosterhof, tra […]

Leggi tutto

Surgiva e la mission di valorizzare l’originaria purezza dell’acqua

Compie 50 anni il marchio trentino della famiglia Lunelli leader nell’alta ristorazione […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati