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Le passioni di Sandro Boscaini: cartografia e mappe antiche

12 Ottobre 2016 Jessica Bordoni
«La Storia, quella con la esse maiuscola, non si trova solo nei libri», spiega il presidente di Masi Agricola Sandro Boscaini. «La cartografia ci rivela dettagli e punti di vista inediti sul passato: basta saperli guardare». Mr. Amarone, com’è stato soprannominato per aver contribuito in misura fondamentale al successo del rosso simbolo della Valpolicella, è infatti un appassionato collezionista di antiche mappe del Triveneto.

Sandro Boscaini e le mappe antiche

«Sono i territori delle Tre Venezie – Tridentina, Euganea e Giulia – che un tempo erano sotto il dominio della Serenissima. La lunga unione politica ha permesso lo sviluppo di valori artistici e culturali comuni, che riportano a una “veneticità” tanto cara a Masi». Sandro Boscaini possiede poco meno di 60 mappe dell’area, in pratica quasi tutte quelle edite da Gutenberg in poi. «C’è anche qualche esemplare precedente all’invenzione della stampa, realizzato a mano dalle congregazioni religiose locali per visualizzare i possedimenti».

Una passione nata a Barcellona

La passione per la cartografia risale agli anni Sessanta, quando a Barcellona s’imbatte in un Atlas universale del Quattrocento e subito l’occhio cade sulle terre intorno a Verona. «Rimasi colpito dal lago di Garda, rappresentato secondo un angolo di visuale da ovest a est». Tornato a casa, Mr. Amarone comincia a frequentare negozi di antiquariato e librerie specializzate. «Mi spinsi a Londra, Lisbona e persino in Australia per un esemplare datato fine Settecento-inizio Ottocento, che doveva essere appartenuto a un immigrato veneto. Il signor Perini, dell’omonima libreria antiquaria di Verona, mi ha aiutato molto nella ricerca e nella catalogazione delle opere, oggi esposte in azienda».  
Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 04/2016. Per continuare a leggere acquista il numero nel nostro store (anche in edizione digitale) o scrivi a store@civiltadelbere.com. Buona lettura!

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