Oiv: il centenario e l’annuncio della nuova presidente Yvette van der Merwe
«È un grande onore e una grande responsabilità per me assumere questo ruolo. Sono pronta ad affrontare le sfide globali dell’industria vinicola e a contribuire alle soluzioni attraverso la collaborazione, l’innovazione e le pratiche sostenibili. Sosterrò attivamente anche l’implementazione del piano strategico recentemente adottato». Queste le prime parole della neoletta al Congresso di Digione.
Per approfondimenti: Tecnovino, Vinetur, Meininger’s International e Vitisphere
Proprio come annunciato dal professor Luigi Moio, il 45° congresso dell’Organizzazione internazionale della Vigna e del Vino che si è tenuto dal 14 al 18 ottobre nella nuova sede di Digione ha segnato la storia. Oltre ai festeggiamenti per i cento anni dalla fondazione dell’Oiv, è stato infatti dato l’annuncio di un cambio di presidenza. A guidare l’organizzazione per i prossimi tre anni sarà la sudafricana Yvette van der Merwe, che subentra al professor Luigi Moio, ora vicepresidente.
Chi è Yvette van der Merwe
Prima presidente africana dell’Oiv, van der Merwe inaugura l’inizio del nuovo secolo della cosiddetta “Onu del vino”. L’economista ed esperta di nuove tecnologie dell’informazione può vantare una carriera trentennale nel settore vitivinicolo sudafricano. Attualmente è ceo di South African Wine Industry Information and Systems (Sawis), un ente che ha contribuito alla modernizzazione della viticoltura del Paese. Da quando è entrata a far parte dell’Oiv nel 2000, van der Merwe ha ricoperto diversi ruoli chiave, come la presidenza della commissione Economia e Diritto (Tecnovino).
E perché la sua elezione è storica
Yvette van der Merwe contribuirà ad apportare un cambiamento significativo poiché ha dichiarato di volersi concentrare sugli aspetti economici e sociali del vino evidenziando il ruolo dell’Africa all’interno di un settore a lungo dominato da Europa e Americhe. Inoltre, la sua leadership si concentrerà sulla modernizzazione attraverso il miglioramento della raccolta dati, l’uso della tecnologia e la collaborazione internazionale. Con la sua elezione, Yvette van der Merwe porta, dunque, una nuova prospettiva all’Oiv attirando l’attenzione sulle opportunità e le sfide che i produttori di vino devono affrontare, in particolare nei Paesi in via di sviluppo (Vinetur).
Un nuovo piano strategico
«È un grande onore e una grande responsabilità per me assumere questo ruolo. Sono pronta ad affrontare le sfide globali dell’industria vinicola con dedizione e a contribuire alle soluzioni attraverso la collaborazione, l’innovazione e le pratiche sostenibili. Sosterrò attivamente anche l’implementazione del piano strategico recentemente adottato dall’Oiv», ha affermato Yvette van der Merwe (Meininger’s International). Durante il congresso, che ha accolto 756 partecipanti provenienti da oltre 40 Paesi, l’Oiv ha infatti annunciato l’adozione del nuovo piano strategico 2025-2029 che si concentrerà su priorità e risoluzioni con lo scopo di affrontare le sfide globali del settore vitivinicolo.
Priorità e risoluzioni
Tra le priorità spiccano gli approcci sostenibili, un commercio internazionale da semplificare e la sicurezza dei consumatori. La sostenibilità rimane un obiettivo importante, ma per l’organizzazione oltre alla componente ambientale sarà importante implementare anche quella sociale ed economica. «Per molti versi il nuovo piano è una continuazione. Ci siamo già ampiamente occupati di cambiamenti climatici e sostenibilità, ma ora dobbiamo porre una forte enfasi sul lato economico di tutto ciò che facciamo», ha affermato la nuova presidente intervistata da Vitisphere. Tra le risoluzioni adottate, invece, i punti salienti includono un focus sulla viticoltura di montagna e in forte pendenza e gli aggiornamenti sull’etichettatura del vino per quanto riguarda ingredienti e informazioni nutrizionali.
I nuovi presidenti di commissioni e sottocommissioni Oiv
Oltre alla nuova presidente, sono inoltre stati eletti i responsabili delle commissioni e delle sottocommissioni dell’Oiv: Mario de la Fuente (Spagna) per la commissione Viticoltura; Valérie Lempereur (Francia) per la commissione Enologia; Alberto Ribeiro de Almeida (Portogallo) per la commissione Economia e Diritto, posizione occupata negli ultimi due anni da Yvette van der Merwe; Angelika Paschke-Kratzin (Germania) per la commissione Sicurezza e Salute; Fernanda Spinelli (Brasile) per la sottocommissione Metodi di analisi; e Rodrigo Sebastián Espíndola (Argentina) per la sottocommissione Uva da tavola, uva passa e prodotti non fermentati della vite.
Conferimento di cinque premi al Merito dell’Oiv
Durante l’Assemblea, sono infine stati conferiti i prestigiosi premi al Merito dell’Oiv a quattro personalità stimate e a un ente come riconoscimento per il loro lavoro. Wendy Jonker (Sudafrica) è stata premiata per il suo ruolo di scienziata e per il suo contributo all’interno dell’Oiv sin dal 1998. François Rebsamen (Francia) è il sindaco di Digione e a lui si deve l’avvio delle operazioni per il trasferimento della sede dell’Oiv. Conrad Briguet (Svizzera) si è distinto per la guida di un gruppo di esperti sulla formazione, mentre François Morisson-Couderc (Francia) ha donato per la nuova sede Oiv la sua biblioteca composta da oltre 5.000 libri e manoscritti rari sulla viticoltura. Infine, l’ente che ha ricevuto il premio al merito è stata la Comissão Nacional da Organização Internacional da Vinha e do Vinho (Portogallo) per aver promosso una forte partecipazione dei delegati portoghesi in vari gruppi di esperti e commissioni.
Foto di apertura: © B. Paquot – Oiv
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