Alcuni sono da aggiungere a crudo, altri sono adatti alla cottura, dipende dall’intensità di sapore e dal punto di fumo. Conoscerne le caratteristiche permette di utilizzarli nel modo corretto, esaltando ogni pietanza. Ecco allora un’esaustiva panoramica.
Olio di oliva o burro? Oggi, sembra che la scelta del grasso da usare sia quasi un atto di fede, come quello verso la squadra di calcio. Chi ama il primo, demonizza il secondo e viceversa. Restano però i cavalli di battaglia della cucina italiana.
Il più corretto, se non l’unico approccio logico, è quello di analizzare tutti i grassi e poi decidere quale è il migliore per quella singola preparazione, senza preconcetti e chiusure mentali. Intanto dividiamoli in categorie: quelli dall’utilizzo prevalentemente a crudo, quelli da adoperare sostanzialmente per cuocere, ma di massa, a cui si aggiungono altri grassi della nostra tradizione, anche se li abbiamo un po’ dimenticati, o di mondi lontani, che “fa figo” utilizzare.