In Italia In Italia Matteo Forlì

Nebbiolo Prima: Barolo 2021 eleganti e da attendere, Barbaresco 2022 espressivi e complessi

Nebbiolo Prima: Barolo 2021 eleganti e da attendere, Barbaresco 2022 espressivi e complessi

L’anteprima delle nuove annate di Langhe e Roero, promossa dall’associazione Albeisa, moltiplica gli assaggi (307 campioni in degustazione da 175 aziende) per la stampa specializzata nazionale e internazionale. Un prezioso vademecum per orientarsi nella poliedricità espressiva delle denominazioni d’elezione del Nebbiolo.

La “prima delle anteprime” del vino piemontese si conferma vademecum prezioso di un territorio d’elezione: Langhe e Roero si sono presentate alla stampa specializzata, con accenti nazionali e internazionali, nell’edizione 2025 di Nebbiolo Prima.
L’evento, che l’associazione Albeisa  mette in scena dal 1996 e che anticipa la vetrina di Grandi Langhe, ha versato nei calici le nuove annate di Roero Docg e Barbaresco Docg (2022) e Barolo Docg (2021) e le rispettive versioni Riserva. Erano 307 i campioni in degustazione, includendo le prove di botte, da 175 aziende.
Un’antologia di assaggi alla cieca in grado, come poche, di raccontare la poliedrica capacità espressiva delle sue aristocratiche denominazioni, mettendo fianco a fianco piccoli produttori e blasonate realtà del territorio.

Assaggi enciclopedici

«Si tratta di buone annate, in cui la vocazione del territorio e la capacità dei nostri viticoltori hanno dimostrato di saper fare la differenza», ha sottolineato Marina Marcarino, presidente di Albeisa, un’associazione cui fanno parte 314 soci sotto il “vessillo” di un’unica silhouette in vetro (la Bottiglia di origine controllata e garantita, Bogc, Albeisa per l’appunto). «Sin dalla raccolta le caratteristiche organolettiche hanno annunciato vini straordinariamente equilibrati e di altissimo livello qualitativo, strutturati e adatti all’invecchiamento».
«Le annate presentate in anteprima hanno avuto uno svolgimento molto diverso», ha chiarito Emanuele Coraglia, enologo del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani. «La 2021 con un inverno caratterizzato da precipitazioni abbondanti anche nevose e la 2022 estremamente siccitosa e con una vendemmia molto anticipata. Ma entrambe hanno dimostrato come il Nebbiolo, in questo areale, sia capace di adattarsi a climi mutevoli mantenendo inalterata la capacità di dar vita a vini affascinanti, complessi e molto identitari». Eleganti, raffinati e pronti a beneficiare del valore dell’attesa, i Barolo 2021; complesse ed espressive le versioni 2022 di Barbaresco e Roero.

Nebbiolo Prima
Erano 307 i campioni in degustazione a Nebbiolo Prima 2025 © M. De Vita

Superfici regolamentate per il Nebbiolo

Regolamentate da bandi che restringono l’allargamento delle superfici vitate – una carta che da quest’anno non sarà più limitata a Barolo e Barbaresco ma a tutte le denominazioni a base Nebbiolo – le produzioni relative alle annate in degustazione hanno mantenuto i numeri in linea con quelle più recenti: nel 2021 sono state 14.501.532 le bottiglie di Barolo (108.761 ettolitri) mentre nel 2022 quelle di Barbaresco sono risultate 5.058.564 (37.939 ettolitri) e 751.413 (5.289 ettolitri) quelle di Roero. «Le denominazioni delle Langhe non vivono una crisi e la normazione degli impianti è stata voluta e pensata per evitare che si verifichi in futuro», ha proseguito Coraglia. «La regolamentazione della crescita è uno strumento per mantenere un alto livello qualitativo della produzione».  

Una moltitudine di interpretazioni

Il Nebbiolo occupa il 37% della superficie vitata di Langhe e Roero e dà vita a grande frammentarietà interpretativa. Su 351 aziende produttrici di Barolo, la metà (176) produce meno di 10 mila bottiglie e il 75% non supera le 30 mila. Il 62,44% dei produttori di Barbaresco resta sotto la soglia delle 10.000 bottiglie. Questi numeri, assieme alla capacità di mantenere l’identità dei diversi micro-areali (Comuni, MGA e cru) fronteggiando le sfide climatiche, testimoniano quanto l’aristocratico varietale sia in grado come nessun altro di tradurre l’espressività del territorio, anche incarnando gli stili e la passione di una moltitudine di realtà, spesso a conduzione famigliare.

Foto di apertura: il Nebbiolo occupa il 37% della superficie vitata di Langhe e Roero

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© Riproduzione riservata - 30/01/2025

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