Addio Giuseppe Coffele, il “professore” del Soave

Addio Giuseppe Coffele, il “professore” del Soave

È morto Giuseppe Coffele, storico produttore del Soave. Salutiamo un pioniere animato dal profondo amore per il suo territorio, fondatore del Consorzio del Soave e primo presidente della Strada del Vino.

Ci ha lasciato oggi a 76 anni Giuseppe Coffele, fondatore dell’omonima azienda a Soave nel 1971 e tra i soci fondatori della doc Soave. Un uomo dal sorriso sornione e la battuta pronta con un passato di insegnante e di preside che si era innamorato della vitivinicoltura, prendendosi cura con tenacia dell’azienda della moglie Giovanna Visco, fino a renderla la sua vocazione. Giuseppe Coffele era un esempio brillante di quanto il fattore umano faccia la differenza nel mondo del vino. Di come la passione possa alimentare la tecnica se si mantiene il timone sui valori che collegano la terra all’arte di vivere.

Tra i fondatori del Consorzio del Soave

“Lo conoscevo sin da bambino, quando si incontrava una cinquantina d’anni fa con l’avvocato Martinelli e mio padre Olinto per dare vita al Consorzio di Tutela e Valorizzazione del Soave in anni difficili per i nostri vini” ricorda Sandro Gini, presidente dell’ente consortile oggi. “Consigliere attivo nel Consorzio sin dai suoi esordi, ha promosso il rispetto e i principi umani come motori di tavoli di confronto tra piccoli produttori e grandi cooperative; convinto che il futuro è un bene di tutti”.

morto Giuseppe Coffele
Giuseppe Coffele premiato da Zaia nel 2018

Lo sguardo aperto, diverso e innovatore di Giuseppe Coffele

Associato da decenni a Confagricoltura, è stato premiato per la sua innovativa attività agricola nell’albo d’oro dal governatore del Veneto Luca Zaia, nel 2018. “Ha rappresentato a Soave un esempio di grande imprenditoria: il suo era uno sguardo aperto, diverso e innovatore, aperto al sociale e all’assistenza agli ultimi” spiega Paolo Ferrarese, presidente di Confagricoltura Verona. “Nel 2017 aveva inaugurato infatti la fattoria sociale e didattica Cascina Albaterra sulle colline di Castelcerino, dove sono stati avviati progetti di recupero di persone con fragilità grazie a un allevamento biologico di ovini e caprini e un orto sinergico”.

La Strada del Vino di Soave, il biologico, i cru

Giuseppe Coffele è stato il primo presidente della Strada del Vino di Soave, dal 1999 al 2003. «Stare con lui era come leggere un libro avvincente», ricorda l’attuale presidente Paolo Menapace. «Uno dei primi produttori di vino biologico a Soave, il professore si è sempre battuto per difendere le prerogative del territorio». Un precursore delle valenze dei cru del territorio, a partire dall’impegno profuso per portare all’attenzione della critica l’area di Castelcerino a Soave. Che gli è valso l’encomio nel 1999 di Nicholas Belfrage come “architetto e autore di vino di grandi vigneti classici d’Italia”.

Attilio Scienza e Mario Fregoni collaborarono con lui

Un uomo di lettere che credeva nell’importanza dello studio e della ricerca, tenacemente attaccato ai suoi progetti. In primis quello di recuperare poco più di una ventina di ettari di vigne, all’epoca dimenticati. Per concretizzarlo ebbe l’intelligenza di riconoscere che dove non arrivavano le sue conoscenze poteva richiedere l’aiuto di agronomi, esperti e professori di calibro internazionale come Attilio Scienza e Mario Fregoni, per dirne solo alcuni.

Il ricordo dei figli Chiara e Alberto Coffele

«Papà era animato da un profondo amore per il suo territorio in un periodo in cui questo concetto era pionieristico», ricorda la figlia Chiara. Oggi lei si occupa della commercializzazione della cantina Coffele, mentre Alberto della produzione vitivinicola. «Per valorizzarne appieno le potenzialità si affidava a persone di cultura e coltura». Quali le lezioni per le giovani generazioni? «Ci invitava a tenere la cantina sempre aperta nel nome di un’accoglienza turistica a Soave in cui si sentiva profondamente coinvolto», continua Chiara. «Ripeteva spesso: tutte le persone ci danno qualcosa e noi abbiamo la fortuna di ricevere tanto». “Grazie di tutto, Papà. Fino davanti alla morte, con il tuo sorriso, ci hai dato un’ultima grande lezione di Vita” scriveva oggi su Facebook il figlio Alberto. Un sorriso forse teso per la fatica, quello di Giuseppe Coffele negli ultimi giorni di malattia. Ma sempre animato dai grandi ideali di un uomo che aveva il pregio di guardare con coraggio ogni giorno lontano.

Foto in apertura: Giuseppe Coffele con la moglie Giovanna Visco e i figli Chiara e Alberto

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© Riproduzione riservata - 20/10/2020

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