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Montresor celebra i 130 anni di attività con un nuovo Amarone Riserva

3 Settembre 2022 Anna Rainoldi
Montresor celebra i 130 anni di attività con un nuovo Amarone Riserva

L’azienda veronese presenta una speciale Riserva di Amarone nell’iconica bottiglia satinata disegnata dal fondatore Giacomo Montresor, in occasione del suo 130° anniversario.

La sede in via Ca’ di Cozzi 16 a Verona è la stessa di quasi un secolo fa, anche se negli anni la città è cresciuta tutt’attorno. Nella struttura che Giacomo Montresor fece costruire nel 1934 per dare una casa definitiva alla sua azienda azienda vinicola, da lui fondata nel 1892, la Cantina veronese oggi sta vivendo un momento di rilancio con il nuovo marchio Montresor Heritage.

Amarone Riserva limited edition, frutto di un progetto decennale

L’importante traguardo dei 130 anni di attività è stato onorato con una riedizione speciale del vino simbolo dell’azienda. La bottiglia satinata, quella che ha reso celebre l’Amarone Montresor, nel 2022 racchiude uno speciale Amarone della Valpolicella Riserva 2012. Un rosso tradizionale a tiratura limitata (seimila bottiglie in tutto), frutto di dieci anni di affinamento. Iconico e intimamente legato alla sua terra di origine, a testimonianza di un progetto ambizioso, consolidato nel corso dei decenni, fino a far conoscere i vini Montresor in 56 Paesi del mondo. Ma partiamo dal principio.

Montresor, una storia di famiglia dalla Francia al Veneto

La nascita dell’azienda vinicola Montresor nel 1892 rappresenta un nuovo capitolo per l’attività di famiglia, in parte basata in Veneto da metà del Seicento, ma dedita alla viticoltura già in Francia – il conte Claude de Montresor era consigliere del Duca d’Orleans nel XVII secolo. L’impegno di Giacomo nella produzione di vino di qualità vive subito in parallelo con lo sviluppo dei canali commerciali; a partire dal consumo locale, incentivato dal giovane imprenditore con l’acquisto di un’osteria in pieno centro a Verona negli anni Venti, per poi ampliare il raggio al mercato italiano e all’estero, una scelta ambiziosa e pionieristica per il periodo.

Edoardo Montresor
Edoardo Montresor, brand ambassador

Come si concretizza l’idea della bottiglia satinata

I lunghi viaggi in nave spesso rischiano di ossidare il vino, ed è proprio per soddisfare le necessità specifiche del commercio oltreoceano che a Giacomo viene l’idea di satinare il vetro delle bottiglie, offrendo maggior protezione al contenuto. Ha già disegnato nel 1904 una bottiglia dalla silhouette originale, la “Mula“, che ricorda un moderno fiasco di vino; ora lavora al materiale. Dopo anni di sperimentazione, nel 1921 nasce l’iconica bottiglia satinata di Montresor, che negli anni è diventata il tratto distintivo dell’azienda.

Ambasciatori della Valpolicella nel mondo da oltre un secolo

Nel secondo dopoguerra i vini di Montresor raggiungono la notorietà internazionale. Sono fra i primi a portare nel mondo il nome e il valore di un territorio vinicolo destinato più avanti al pieno successo. Nel 1946 arriva sul mercato il primo Recioto Amaro della Valpolicella, il Rustego, un vino unico e innovativo per l’epoca; risale allo stesso anno la prima spedizione in Canada. Nel medesimo Paese debutta oltreoceano l’Amarone della Valpolicella in bottiglia satinata: è il 1969 e l’etichetta presto diventa un’icona dei vini veronesi in nord America.

L’ingresso della joint venture capitanata da Cevico

Dal primo passaggio generazionale al figlio Bruno, negli anni Quaranta, fino a oggi, le generazioni successive alla guida della Cantina hanno seguito l’esempio del fondatore, contribuendo a valorizzare e diffondere i vini Montresor in tutto il mondo. Dopo l’acquisizione nel 2019 da parte di una joint venture di cooperative capitanate da Terre di Cevico (che ora detiene il 75%), un ulteriore investimento di due milioni e mezzo di euro ha consentito di rinnovare profondamente la struttura e gli impianti tecnologici dell’azienda; dal fruttaio per l’appassimento delle uve alla bottaia, fino all’impianto d’imbottigliamento e al magazzino semiautomatico per migliorare la logistica. Una scommessa importante, che guarda al futuro di un’azienda che è già nella storia della Valpolicella.

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