In Italia

In Italia

Le passioni di Marina Cvetic

18 Luglio 2016 Jessica Bordoni
Gli opposti si attraggono, in amore come nel collezionismo. Parola di Marina Cvetic, titolare della Cantina abruzzese Masciarelli, che alla passione per l’antiquariato unisce quella per l’interior design. La sua vena eclettica trova spazio soprattutto negli ambienti del Castello di Semivicoli a San Martino sulla Marrucina (Chieti). Ristrutturata per farne un relais di charme (fa parte dell’associazione Châteaux & Hôtels Collection), il grande complesso seicentesco è stato arredato personalmente dalla produttrice abbinando creazioni di artisti contemporanei a oggetti antichi

Una passione nata da bambina

«Già da bambina sfogliavo le riviste di settore: prendevo spunto dalle immagini d’interni per cambiare la disposizione dei mobili nella mia stanza. Poi iniziai a collezionare suppellettili di vario genere, che riponevo in garage. Credo molto nel concetto di artigianato, che è alla base sia del design sia dell’antiquariato. A conquistarmi sono la creatività, l’ingegnosa manualità dietro a ciascun esemplare, oltre ovviamente alla sua estetica». I pezzi che Marina Cvetic ha acquistato nel corso degli anni provengono da mercatini del vintage, negozi di design, rigattieri, fiere e viaggi. «Se gli impegni di lavoro me lo permettono, cerco sempre di andare al Salone del Mobile di Milano. Lì trovo tutte le novità, i colori e i materiali di tendenza, le aziende emergenti o che non conosco».

L'archivio nel comò

Il mobile più antico della collezione è una cassettiera di scuola toscana che risale al Cinquecento. «Sono particolarmente legata anche a un comò veneziano che ora è sistemato nello showroom del Castello di Semivicoli. In passato si trovava nella mia abitazione e dentro ai cassettoni avevo riposto candelabri, vecchie foto di famiglia, lp, cd, un giradischi, un servizio di tazze Richard Ginori, alcuni ricettari... Era diventato una sorta di archivio personale e i miei figli sapevano che non bisognava avvicinarsi né tantomeno aprire i cassetti».  
Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 03/2016. Per continuare a leggere acquista il numero nel nostro store (anche in edizione digitale) o scrivi a store@civiltadelbere.com. Buona lettura!

In Italia

Tutto quello che c’è da sapere sul Kerner (incluso il legame sempre più stretto con l’Alto Adige)

Nasce dall’incrocio genetico tra Schiava grossa e Riesling, effettuato in Germania nel […]

Leggi tutto

Franz Pardatscher è il nuovo presidente di Cantina Colterenzio

Cambio ai vertici della Cantina Colterenzio. Dopo 18 anni di onorato servizio, […]

Leggi tutto

Antichi Poderi Jerzu protagonista all’Enoluogo di Civiltà del bere

Il 18 novembre il nostro “salotto del vino” milanese ha ospitato questa […]

Leggi tutto

Tal 1930 e Tal 1908: si rinnova l’arte del blend secondo Cantina Bozen  

L’annata 2022 dei due vini premium aziendali vede in un caso l’aumento […]

Leggi tutto

Sorgono e il Mandrolisai, un territorio ricco di fascino e vecchie vigne da preservare

Riflessioni a margine della manifestazione “Autunno in Barbagia”, che ci ha permesso […]

Leggi tutto

Moncalisse, il Trentodoc di Karoline e Julia Walch

Nasce alle pendici del Caliso, da cui il nome, in una posizione […]

Leggi tutto

I vini del Collio tra posizionamento e percezione rispetto al territorio

La nuova manifestazione Collio Evolution (andata in scena lo scorso 25-27 ottobre) […]

Leggi tutto

I Vignaioli Valle di Mezzane presentano la Carta dei suoli in 3D all’Enoluogo

Frutto di un lavoro di zonazione, la nuova mappa della vallata che […]

Leggi tutto

Cantine Torrevento torna al 100% del controllo societario

Più che di un’acquisizione, una riacquisizione. Le Cantine Torrevento hanno riacquisito il […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati