In Italia In Italia Emanuele Pellucci

Ottime notizie da Maremmachevini 2017

Ottime notizie da Maremmachevini 2017

Professionalità e competenza, ma soprattutto grande entusiasmo e fiducia nel futuro, sono alla base del rapido successo della Doc Maremma Toscana. Solo così si spiega il successo di questa giovane denominazione della provincia di Grosseto trasformata da Igt a Doc solo pochissimi anni fa. Oggi la Maremma è una delle più grandi realtà vinicole della Toscana, grazie ai suoi 8.700 ettari di vigneti di cui 1.760 rivendicati a Dop la scorsa vendemmia. Un successo che si è potuto constatare nei giorni scorsi in occasione della seconda edizione di Maremmachevini.

Buona la prima, ottima la seconda

L’atteso appuntamento è stato voluto e organizzato l’11 e 12 giugno dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana presso l’hotel-residence Roccamare di Castiglione della Pescaia. Rispetto alla prima edizione, che si era tenuta nel novembre scorso a Grosseto, il numero delle cantine partecipanti a Maremmachevini 2017 è stato nettamente superiore (41 contro le 34 dell’edizione 2016, sfoglia il catalogo), così come il pubblico di ristoratori, enotecari, sommelier e privati, oltre che della stampa nazionale ed estera.

La vendemmia 2016 in cifre

«Con la vendemmia 2016, attestata come un’ottima annata che sarà ricordata per la grande qualità delle uve riscontrata in buonissima parte del territorio», ha spiegato il direttore del Consorzio, Luca Pollini, «si sono registrati dati molto interessanti, che mettono in luce trend decisamente positivi per la Maremma Toscana Doc rispetto alla quantità d’uva e alla produzione potenziale di vino delle diverse varietà. I dati degli imbottigliamenti sono ancora più incoraggianti, arrivando a toccare nel 2016 le 5,5 milioni di bottiglie totali, delle quali più del 36% sono della tipologia rosso e oltre un quinto di Vermentino».

 

 

Crescono Vermentino, Ciliegiolo e rosati

«Forti incrementi», ha aggiunto Pollini, «hanno registrato vini autoctoni come Vermentino e Ciliegiolo, come pure i rosati in generale. Siamo insomma estremamente soddisfatti e fiduciosi perché questi dati si accompagnano a una crescente domanda di vini della Maremma. Riscontri positivi arrivano infatti dal nord Europa e dai mercati notoriamente maturi, tra cui gli Stati Uniti, che possiedono un’ampia cultura del vino a livello internazionale. Inoltre, iniziamo a percepire, finalmente, anche un risveglio dell’interesse nazionale in cui si avverte una piccola ma costante ripresa del mercato interno».

Come si costruisce l’identità del territorio

Da parte sua il presidente Edoardo Donato ha sottolineato l’impegno del Consorzio nel dare maggiore riconoscibilità non solo ai vini ma all’intero territorio attraverso un lavoro strategico e sinergico che coinvolga i principali attori interessati a un’attività di promozione a 360 gradi. «Manifestazioni di richiamo come Maremmachevini», ha aggiunto Donato, «sono un ottimo punto di partenza per costruire un progetto più ampio e consolidato, che aiuti la Maremma a varcare i confini del suo territorio».

 

 

Incoming e visite a Maremmachevini 2017

Ed infatti una delle novità di questa seconda edizione, all’inaugurazione della quale hanno presenziato anche l’onorevole Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura della Camera, il responsabile del settore agricolo della Regione Toscana Gennaro Giliberti e il presidente di A.Vi.To (Associazione Vini Toscani Dop e Igp) Fabrizio Bindocci, è stata un’importante azione di incoming rivolta alla stampa italiana e straniera invitata. I giornalisti, a gruppi, sono stati accompagnati in diversi territori della provincia in visita a borghi storici, parchi e ad una selezione di aziende vinicole.

Il tour della Costa d’Argento

Il tour al quale abbiamo partecipato (denominato Costa d’Argento) si è snodato principalmente nel sud del Grossetano comprendente le aziende Tenuta La Badiola (un tempo feudo dei Granduchi di Toscana durante le grandi bonifiche della Maremma), Il Casalone, Monteverro e La Selva (coltivazioni interamente bio), nonché la visita all’antico borgo di Capalbio e alla laguna di Orbetello. Un itinerario affascinante dove vino, gastronomia e cultura hanno espresso il meglio di sé nella cornice di una campagna inondata di sole come il cielo terso della Maremma sa offrire.

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© Riproduzione riservata - 16/06/2017

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