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Maremma Toscana Doc: successi nel segno del Vermentino

15 Ottobre 2023 Civiltà del bere
Maremma Toscana Doc: successi nel segno del Vermentino

Il Consorzio ha varato una nuova menzione per valorizzare il vitigno che, insieme con il Ciliegiolo, è uno dei simboli del fermento enologico della denominazione. L’obiettivo è quello di realizzare vini sempre più complessi e maturi, distinguendoli anche in etichetta. La top 10 del Vermentino Grand Prix.

Ancora relativamente poco conosciuta al grande pubblico, ma dall’ottimo potenziale, la Maremma Toscana è una regione dalla forte vocazione e dinamicità vitivinicola, oltre che un territorio ricco di storia e natura incontaminata, dalle Colline Metallifere al monte Amiata, dal promontorio dell’Argentario all’isola del Giglio. Il Consorzio Maremma Toscana Doc, nato nel 2014 dopo il conferimento della denominazione, è cresciuto molto negli anni: 463 aziende associate, di cui 350 viticoltori (per la maggior parte conferenti uve a Cantine cooperative), 1 imbottigliatore e 112 imprese “verticali” – che vinificano le proprie uve e imbottigliano i propri vini – per un totale di 7 milioni di bottiglie prodotte all’anno. 

Vermentino e Ciliegiolo i vitigni più diffusi

Due, in particolare, sono i vitigni simbolo del fermento del vino maremmano: il Vermentino, che oggi rappresenta quasi il 34% dell’imbottigliato della denominazione, contro il 28% del 2022; e il Ciliegiolo, che in Toscana abita quasi la metà degli ettari coltivati sul territorio nazionale (523, di cui oltre 300 nella sola provincia di Grosseto, sui 1.164 della Penisola).

La modifica al disciplinare

Grazie a una modifica del disciplinare approvata a maggio 2023 il Vermentino Maremma Toscana Doc guadagna la menzione Superiore.
«È stato un percorso impegnativo, ma siamo giunti all’obiettivo che ci eravamo prefissati per poter alzare ulteriormente l’asticella qualitativa e del posizionamento della tipologia Vermentino», commenta Francesco Mazzei, presidente del Consorzio che, fin dall’inizio del suo primo mandato ha creduto nell’esigenza di dare ai produttori l’opportunità di realizzare vini da questo vitigno più complessi e maturi, distinguendoli anche in etichetta. «I trend di mercato ci confermano l’apprezzamento per la personalità e per la qualità dei nostri Vermentino, non solo per quelli freschi e di facile beva, ma anche per le versioni importanti con processi di vinificazione articolati e periodi di affinamento più lunghi. Il Vermentino a livello di complessità e longevità può essere concepito come un grande rosso e la Maremma ha una vocazione straordinaria per questo vitigno nelle sue molteplici espressioni».

I vincitori del Vermentino Grand Prix

Un assaggio di qualità e varietà interpretativa l’hanno data i vini del Vermentino Grand Prix: nella top 10 dell’edizione 2023 sono entrati (in ordine alfabetico) Belguardo “V” 2021 (Tenuta Belguardo), Perlaia 2021 (Bruni), Castelprile Bianco Riserva 2021 (Volpaia), Cirene 2021 (Podere Cirene), Brigante 2022 (Santa Lucia), La Terrazza 2021 (Tenuta Agostinetto), Solo 2021 (Tenuta Dodici), Balbinvs 2021 (Terenzi), Marmato 2022 (Terre dell’Etruria), Cobalto 2020 (Val delle Rose).

Foto di apertura: le bottiglie vincitrici del Vermentino Grand Prix

CONSORZIO TUTELA VINI MAREMMA TOSCANA

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Realizzato in collaborazione con Consorzio Tutela Vini Maremma Toscana

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 3/2023. Acquista

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