Il Consorzio di Tutela dei Vini Etna Doc ha realizzato la mappa ufficiale delle 133 (più 9) Contrade etnee: un passo importante verso la zonazione dell’area a denominazione. Ecco i dettagli del progetto e 29 vini imperdibili secondo Cronache di Gusto.
Habemus tabulam. Un lungo e impegnativo lavoro del Consorzio Etna Doc – con il contributo della Regione siciliana – ha portato alla creazione della “Mappa delle Contrade dell’Etna”, una fotografia completa e aggiornata dei confini delle Contrade che compongono il mosaico della denominazione Etna. La nuova identificazione delle Contrade sfrutta recenti rilievi topografici sovrapposti a layer cartografici, creati mediante ripetuti rilevamenti a mezzo di strumentazioni GIS (Geographic Information System). Si supera così l’interpretazione basata su vecchie carte catastali, spesso non aggiornate alle ultime attività del vulcano attivo più alto d’Europa.
Scarica qui la mappa delle Contrade dell’Etna
Etna Doc: il passaggio dai versanti…
Sulle terrazze in pietra lavica della montagna infuocata, si pratica una viticoltura definita eroica, perché il faticoso allevamento – spesso, ad alberello – dei vitigni autoctoni (Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante) è frenato dalle frequenti eruzioni. Qui la denominazione di origine controllata “Etna”, la più antica Doc della Sicilia (1968), racchiude in un semicerchio 20 Comuni in provincia di Catania. Si tratta di Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Belpasso, Nicolosi, Pedara, Trecastagni, Viagrande, Aci S. Antonio, Acireale, Santa Venerina, Giarre, Mascali, Zafferana, Milo, Sant’ Alfio, Piedimonte, Linguaglossa, Castiglione e Randazzo. La tradizionale suddivisione dell’areale in 4 versanti, tuttavia, cattura solo in parte la complessità unica del terroir etneo.
… alle Contrade
Per questo, il disciplinare di produzione riconosce dal 2011 le Contrade, formalmente dette Unità Geografiche Aggiuntive (Uga): 25 a Randazzo, 41 a Castiglione di Sicilia, 10 a Linguaglossa, 13 a Piedimonte Etneo, 8 a Milo, 4 a Santa Venerina, 20 a Zafferana, 9 a Trecastagni, 6 a Viagrande, 1 a Santa Maria di Licodia, 5 a Biancavilla. È l’appartenenza a una delle 142 Contrade – 9 di queste sono state individuate di recente – che dona qualità organolettiche uniche ai vini della Doc Etna. La nuova cartina mette nero su bianco – o, meglio, a colori – le sfumature, in termini di esposizione, altitudine, ventilazione, piovosità, escursione termica e tipologia di suolo, di uno degli areali più affascinanti e complessi del panorama enologico.
All’insegna della zonazione
«Si tratta di un lavoro impegnativo giunto finalmente al termine e che rappresenta solo il primo tassello di un progetto ancor più articolato di studio del territorio etneo», ha dichiarato Francesco Cambria, presidente del Consorzio di Tutela. «L’obiettivo è fare definitivamente chiarezza sugli esatti confini delle 133 Contrade dell’Etna presenti all’interno del disciplinare di produzione e individuare le nuove che verranno ufficialmente introdotte in quest’ultimo nei prossimi mesi». Della stessa opinione anche Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio di Tutela: «Si tratta di un primo passo per conoscere meglio la caratterizzazione delle singole Contrade e per andare ancora più in profondità nel rilevare le differenze presenti all’interno della denominazione». Il confronto tra le Contrade in quanto unicum è già al centro di uno studio di zonazione tra il Consorzio, l’Università di Catania e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. «Quest’ultimo progetto ci permetterà di interpretare tutte le variabili presenti all’interno delle Contrade in modo dettagliato, sulla base delle differenze che ci sono tra suoli, altitudini, microclimi», ha aggiunto sempre Lunetta.
29 vini imperdibili secondo Cronache di Gusto
A proposito di zona etnea, segnaliamo i 29 vini selezionati da Cronache di Gusto nella “Guida ai Vini dell’Etna 2023”, svelati al termine della nona edizione di Taormina Gourmet. La Guida, giunta alla settima edizione ed edita sia in italiano sia in inglese, racconta quest’anno l’Etna da bere attraverso la recensione di 125 cantine (con 16 novità) e la cernita delle etichette più rappresentative (tra 450 assaggiate). Il volume è la pubblicazione più completa al mondo sui vini del vulcano siciliano; consapevole delle sfaccettature intrinseche ma anche del successo attuale della Doc Etna, testimoniato dall’aumento costante del numero di ettari vitati e di ettolitri prodotti.
I 29 vini dell’Etna da assaggiare almeno una volta (21 rossi, 8 bianchi):
- Contrada Cavaliere, Etna Bianco Doc 2020 – Benanti
- Il Bianco, Sicilia Doc 2021 – Buscemi
- La Contrada dei Centenari, Vino Rosso 2020 – Calabretta
- Calderara, Etna Rosso Doc 2019 – Calcagno
- Milus, Etna Bianco Superiore Doc 2020 – Cantine di Nessuno
- Contrada Carranco RV, Etna Rosso Doc 2019 – Carranco
- MunJebel Rosso CR, Vino Rosso 2019 – Frank Cornelissen
- Zottorinoto, Etna Rosso Riserva Doc 2017 – Cottanera
- Feudo Pignatone Davanti Casa, Etna Rosso Doc 2020 – Emiliano Falsini
- Millemetri, Etna Bianco Doc 2017 – Feudo Cavaliere
- Arcuria Sopra il Pozzo, Etna Rosso Doc 2017 – Graci
- Mareneve, Vino Bianco 2020 – Federico Graziani
- Imbris, Etna Bianco Superiore Doc 2019 – I Custodi delle Vigne dell’Etna
- Vinupetra, Etna Rosso Doc 2020 – I Vigneri
- Etna Rosso Nerello Mascalese Doc 2020 – Masseria Setteporte
- Rumex, Etna Rosso Doc 2020 – Monteleone
- Prefillossera, Etna Rosso Doc 2019 – Palmento Costanzo
- Contrada G, Vino Rosso 2020 – Passopisciaro
- Barbagalli, Etna Rosso Doc 2019 – Pietradolce
- San Lorenzo Piano delle Colombe, Etna Rosso Doc 2019 – Girolamo Russo
- 1.200 Metri s.l.m., Vino Rosso 2020 – Azienda Agricola Sciara
- Alberello, Etna Rosso Doc 2020 – Src Vini
- Pignatuni Vecchie Vigne, Etna Rosso Doc 2019 – Famiglia Statella
- Feudo di Mezzo-Il Quadro delle Rose, Etna Rosso Doc 2020 – Tenuta delle Terre Nere
- A’Puddara, Etna Bianco Doc 2020 – Tenuta di Fessina
- Nuna, Etna Bianco Doc 2020 – Tenute di Nuna
- Calderara, Etna Rosso Doc 2019 – Tornatore
- Pirrera, Vino Rosso 2020 – Eduardo Torres Acosta
- Contrada Malpasso, Etna Rosso Doc 2020 – Vigneti Vecchio
Foto di apertura: Distese di vigneti in contrada Sciaranuova
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