In Italia In Italia Elena Erlicher

LR racconta in 7 annate la storia della cuvée di Colterenzio

LR racconta in 7 annate la storia della cuvée di Colterenzio

Una degustazione di tutte le etichette finora prodotte e commercializzate della cuvée LR di Colterenzio: 2011, 2012, 2013, 2015, 2016, 2017 e 2018. Un percorso nell’evoluzione della filosofia aziendale e un cortometraggio dedicato a Luis Raifer, storico presidente e direttore, tra i pionieri della viticoltura di qualità in Alto Adige.

Sette annate a confronto per tracciare la storia e l’evoluzione del vino-icona della Cantina Colterenzio. LR è la cuvée dedicata all’ex presidente e direttore (oggi onorario) dall’azienda altoatesina nata nel 2011 per dar vita a «un vino esclusivo, capace di entusiasmare una clientela molto esigente e rafforzare al contempo l’immagine e il prestigio di Colterenzio», come da visione di Luis Raifer, presente all’evento. L’interessante percorso di degustazione si è svolto lo scorso 12 ottobre al Castel Freudenstein di Appiano (Bolzano), che si affaccia sui vigneti di Pinot bianco di Eppan Berg (Appiano Monte), le cui uve confluiscono in LR insieme a una selezione di Chardonnay, Sauvignon e Gewürztraminer (ora non più presente nell’uvaggio).

Alex Ferrigato, direttore commerciale di Cantina Colterenzio, l’enologo Martin Lemayr, il presidente Max Niedermayr, il direttore Hubert Dorfmann

La filosofia della cuvée

«Il cru di Pinot bianco, che dà vita al nostro vino d’elezione, è tra quelli che più ci rappresentano», ha dichiarato Martin Lemayr, enologo di Cantina Colterenzio, che riunisce 300 soci che coltivano altrettanti ettari, la maggior parte dei quali nell’area di Colterenzio, Cornaiano e Appiano. «Si trova a Eppan Berg, area storica e particolarmente vocata al Pinot bianco, dove sono presenti anche vecchie viti. Sempre da quest’area proviene lo Chardonnay parte della cuvée LR e che consideriamo la nostra varietà principe». La degustazione delle sette annate, scelte insieme a Gabriele Gorelli MW, moderatore dell’evento, hanno dato modo di capire l’evoluzione negli anni di LR lungo un percorso che inizia col “far parlare” il vitigno, passa poi a una chiara volontà di esprimere il territorio e si conclude con la maggior conciliazione possibile tra uva e territorio, per approdare a un bianco che ricorda le migliori espressioni borgognone.

LR 2011

Abbiamo assaggiato tutti i millesimi di LR finora entrate in commercio, esclusa la 2014 che non è stata prodotta. Le varietà sono vinificate separatamente in barrique, tonneau e acciaio; dopo 12 mesi avvengono l’assemblaggio e il successivo affinamento in tonneau di 22 mesi. La 2011 è la prima, frutto di un’annata calda e siccitosa con autunno più fresco. Di grande complessità e volume, pur rimanendo composta, è la bottiglia che più ha evidenziato l’impronta del Gewürztraminer (presente in percentuale maggiore che nelle successive). Profumi complessi di frutta matura (albicocca), marzapane e pasticceria secca con aromi terziari; al palato è espansivo, vellutato e morbido, col calore e l’avvolgenza che il Gewürztraminer sa dare, ma privo di finale ammandorlato amaricante.

LR 2012

Energico, ma più fine e meno irruento del precedente. Nasce nel 2012 da condizioni climatiche alterne: primavera secca, estate calda e piovosa, autunno mite. Qui a prevalere sono invece lo Chardonnay e il Pinot bianco. Naso fruttato di mango, mela cotta, ananas e miele, in bocca è vibrante e concentrato, lungo e saporito.

LR 2013

Definita “l’annata della svolta”, che compie un passo avanti verso la contemporaneità. La 2013 è più fresca e dona un vino giocato su finezza e lunga maturazione (ancora davanti a sé). Ci si spoglia della ricchezza del Gewürztraminer, presente solo in minima parte, perché possa emergere il Sauvignon blanc. Profumi complessi, citrini (lime) con note di frutta esotica e spezie; in bocca è di grande finezza, freschezza e lunghezza gustativa.

LR 2015

«Abbiamo abbandonato il Gewürztraminer per dar vita a un vino che fosse più territoriale, più nostro», ha spiegato Lemayr. La 2015 è stata una delle annate più secche e torride in Alto Adige, che ha dato una maturità importante. Ciononostante non si esprime come calda in bottiglia. Al naso si sente il frutto croccante e in bocca emerge una nota salata severa.

LR 2016

Ottima annata la 2016, dove il vino abbandona definitivamente le dolcezze fruttate per dar spazio alle note di umami, sapide e minerali. Al palato sembra quasi burro salato che si stempera in un finale “roccioso”. Non si avverte più la preponderanza di una varietà sull’altra, ma il volume delle voci si allinea a far parlare il territorio.

LR 2017

Annata “vituperata”, contraddistinta da gelate primaverili, poi piovosa con maturazioni non omogenee. La 2017 si dimostra forse un po’ più timida al naso, con note di mandarino e verdi senza essere vegetali, ma succosa, fine ed elegante in bocca, in uno stile che ricorda più i bianchi del Nuovo Mondo.

LR 2018

Attualmente in commercio, la 2018 si presenta, all’opposto della precedente, come annata generosa, che dà vita a un vino che si presenta ancora giovane. Citrino e floreale al naso, fresco e vibrante al palato, con una lunga strada che si apre difronte a sé.

Luis Rafier, l’ex direttore di Colterenzio, a cui è stata dedicata la cuvée LR

Il packaging e il cortometraggio

Ogni bottiglia di LR è avvolta in una rete argentata che gioca sul vedo-non vedo e attira l’attenzione del consumatore. Sull’etichetta, visibile attraverso il vino dall’interno della bottiglia, spicca un dipinto in stile barocco che sottolinea l’idea di piacere e seduzione. Ad ogni annata cambia anche il dipinto. Al termine della degustazione è stato presentato il cortometraggio dedicato a Luis Raifer e opera di Carlo Guttadauro. «L’idea alla base del video mi è venuta osservando la bottiglia», ha detto il regista e fotografo, «dove si vede che l’etichetta sta dietro, schermata dal vetro e da una rete metallica che ricorda una maschera che si usa nella scherma». Nel video ci sono due protagonisti, Luis Raifer ed Elena Biasi – il vino LR e la schermitrice – in una serie di immagini che li riprendono come se vivessero due vite parallele.

Foto di apertura: LR è la cuvée icona di Cantina Colterenzio protagonista di un cortometraggio dedicato a Luis Raifer, ex presidente e direttore

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© Riproduzione riservata - 01/11/2022

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