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Longo Experience, idee regalo al Mudec di Milano

15 Ottobre 2018 Elena Erlicher
Le bollicine del Franciacorta Ca’ del Bosco e Bellavista, del Trentodoc Ferrari, del Prosecco Ruggeri, ma anche degli Champagne Dom Pérignon e Ruinart, sono solo alcune delle proposte di Longo, azienda specializzata nella regalistica aziendale.
Così come non mancano i grandi rossi come il San Leonardo, gli Amarone Masi Agricola e Tedeschi, il Barolo di Ascheri, il Chianti Classico Rocca delle Macìe, i bianchi del territorio come il Vermentino Cantine Lunae, il Verdicchio Belisario, la Falanghina Feudi di San Gregorio e il rosato del Salento di Michele Calò. E tante tante altre specialità per le feste (e non solo) sono state presentate insieme alle prelibatezze gastronomiche artigianali italiane, dal panettone al parmigiano reggiano, al Mudec di Milano, il 3 ottobre scorso, alla Longo Experience - L’arte di regalare il cibo.    

Longo e l’arte del regalo wine&food

L’evento (triennale) era organizzato dalla famiglia Longo Paola, Osvaldo, Giovanni e le giovani Cecilia e Giulia – attiva dal 1961. Prima come osteria, poi come centro di confezionamento, Enoteca Longo e infine Longo Un Mondo di Specialità per la regalistica aziendale. Le eccellenze del nostro territorio, offerte direttamente dal produttore presente al banchetto, potevano essere assaporate insieme al risotto rapa e gorgonzola dello chef Enrico Bartolini e alle opere della mostra Modigliani Art Experience.    

Un viaggio nella storia dell'azienda

«Quello che abbiamo voluto regalare agli ospiti della serata», commenta Giovanni Longo, «è un viaggio attraverso la nostra storia. Un viaggio tra i nostri fornitori e soprattutto i nostri clienti. Sono tanti i fornitori che ci hanno conosciuto negli anni e che sono ancora al nostro fianco. L’azienda è nata tanti anni fa da papà Consiglio. Noi fratelli siamo cresciuti in osteria per poi creare il centro di confezionamenti, l’enoteca e, infine, la regalistica aziendale. Oggi il nostro lavoro si identifica principalmente nel regalo di Natale. Molto però in questi anni è cambiato: il regalo enogastronomico ha tante occasioni per essere utilizzato, non c’è bisogno di un’occasione».    

Le proposte, dai taralli pugliesi ai torroni piemontesi

E noi per l’occasione abbiamo scelto di provare i taralli Terre di Puglia. C’era solo l’imbarazzo della scelta tra 30-40 diverse referenze. «Investiamo sulla linea bio (taralli classici, con curcuma o con semi di chia) per la sostenibilità aziendale», ci ha detto Luciana De Bellis dell’ufficio sales&marketing.  Poi abbiamo fatto la conoscenza di Agnese Spreafico di Marco d’Oggiono Prosciutti, dal 1945 azienda specializzata nella produzione di prosciutto crudo dolce.     Per finire con un mondo di dolcezze: la curiosità del boero di Bodrato cioccolato con acino d’uva bianca pugliese da tavola senza semi e il torrone di Davide Barbero, che lo produce da sei generazioni come vuole la tradizione, cioè cotto 7 ore e mezza, fatto a mano, con il 51% di Nocciola Piemonte Igp.    

Un finale à la volée

La serata, guidata dal presentatore televisivo Federico Quaranta di Linea Verde, si è conclusa con il dégorgement à la volée del Franciacorta Brut Docg Millesimato 2004 di Cà del Bosco.

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