Mondo

Mondo

Le interviste dell’8 marzo: Theresa Olkus, direttrice generale VDP

8 Marzo 2022 Civiltà del bere
Le interviste dell’8 marzo: Theresa Olkus, direttrice generale VDP

In occasione della Festa della Donna abbiamo deciso di pubblicare tre interviste a figure femminili che ricoprono un ruolo di primo piano del mondo del vino. Ecco cosa ci ha raccontato Theresa Olkus, neo direttrice generale della VDP tedesca.

Dal 1° gennaio 2022 Theresa Olkus ricopre il ruolo di direttrice generale della VDP, celebre associazione tedesca che riunisce circa 200 tra le migliori Cantine della Germania. Ha studiato Scienze della comunicazione dal 2015 al 2019, laureandosi con una tesi sulla comunicazione online. Parallelamente si è formata come moderatrice, lavorando per la rivista Vinum esvolgendo uno stage presso l’azienda vinicola Lammershoek Farms a Swartland in Sudafrica.

Brindiamo all’altra metà del mondo del vino. Cosa si è versata nel bicchiere per la nostra intervista?

Un Riesling GG 2018 dal vigneto Rausch della Cantina Zilliken, nella regione della Saar.

La comunicazione del vino è soggetta a rapidi cambiamenti. Che cosa non funziona più oggi?

Essere in ritardo. Nei tempi dei social media e in generale della comunicazione online, la tempestività è diventata ancora più importante. Ad esempio, quando abbiamo un nuovo socio, siamo pronti con il dito sulla tastiera per inviare immediatamente questa notizia. Non puoi arrivare solo la mattina dopo. È anche importante comunicare contenuti specifici e autentici. Nessuno legge più un generico bla bla sul vino.

Quale ruolo avrà in futuro la carta stampata nel giornalismo enologico?

La presentazione di argomenti specifici, ricerche approfondite, ritratti dettagliati di viticoltori … tutto questo è prerogativa della carta stampata. Questo è possibile solo con un buon lavoro giornalistico.

Ha dovuto confrontarsi con i cliché del ruolo femminile nel Suo percorso professionale?

Non certo sul lavoro. Mi è capitato invece in ristoranti in cui la carta dei vini è stata data automaticamente al mio accompagnatore o a mio padre. Ma penso che cose del genere diventeranno sempre meno comuni in futuro perché le persone capiscono che le donne si intendono di vino altrettanto bene.

Cosa fanno le donne di diverso dagli uomini nella comunicazione del vino, come moderatrici o nel lavoro di un’associazione?

Credo che tutto dipenda dalla persona, dalla sua personalità, non dal suo genere. È un cliché, per esempio, che le donne ascoltino di più e siano più empatiche. D’altra parte, un gruppo di lavoro abbastanza paritario è importante. I risultati del lavoro di squadra sono generalmente migliori quando non ci sono solo uomini.

Che ruolo svolgono le donne nella VDP?

Abbiamo circa 40 viticoltrici tra le nostre duecento aziende associate, di cui certamente mi occuperò in modo particolare, perché ancora non tutti hanno capito che anche le donne possono fare le vignaiole. Non si tratta di parità astratta ma di attenzione sociale. Nell’ufficio dell’associazione, invece, stiamo lavorando sulla nostra quota maschile. Attualmente abbiamo 8 dipendenti ma solo 1 di loro è un uomo!

Il suo obiettivo principale per i prossimi anni alla guida della VDP?

La sostenibilità. Abbiamo deciso di certificare la sostenibilità di tutta la nostra produzione entro il 2025. Sostenibilità intesa non solo dal punto di vista ecologico ma anche economico e sociale. È un grande obiettivo, ma ho una squadra forte e membri che guardano al futuro. Insieme possiamo farcela.

Per leggere le altre interviste clicca qui+

Tag

Mondo

Maison Abelé 1757: lo chef de cave Etienne Eteneau presenta il nuovo Rosé

Un Brut Sans Année a base di uve Chardonnay (50%) e Pinot […]

Leggi tutto

Dazi americani: tutto e il contrario di tutto (con il vino al centro)

Il 28 maggio sono stati considerati illegittimi da parte del tribunale federale […]

Leggi tutto

La 2025 è un’ottima annata. Così dicono nell’Emisfero australe

A sud dell’Equatore la vendemmia è giunta al termine da alcune settimane […]

Leggi tutto

Jacquesson Cuvée 700: con Alberto Lupetti alle origini del mito

Attraverso questa collezione, lanciata nei primi anni Duemila, i fratelli Jean-Hervé e […]

Leggi tutto

Vecchie vigne alla prova del calice. Una masterclass con Sarah Abbott MW

Dal Cartizze al Soave, passando per Pitigliano e il Chianti, con tappe […]

Leggi tutto

Dazi Usa: stop di 90 giorni, ma rimane il 10% sulle esportazioni

Novanta giorni di pausa, così ha dichiarato il 9 aprile il presidente […]

Leggi tutto

La guerra dei dazi di Trump: il mondo del vino (e non solo) in bilico

L’impatto economico dei dazi imposti dall’amministrazione Trump ha già sconvolto il commercio […]

Leggi tutto

La leggerezza dei Kabinett

Nascono soprattutto da uve Riesling. Sono vini freschi e poco alcolici, dove […]

Leggi tutto

ProWein perde la leadership tra le fiere europee del vino

Anche per la storica manifestazione di Düsseldorf, andata in scena tra il […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati