In Italia In Italia Emanuele Pellucci

Le Cantine che hanno fatto l’Italia: Sella & Mosca

Le Cantine che hanno fatto l’Italia: Sella & Mosca

Il Regno di Sardegna era già finito da un pezzo, l’Italia era già stata unificata, ma i legami con il Piemonte erano ancora forti, ed è verosimilmente per questo motivo che alla vigilia del nuovo secolo (era il 1899) due professionisti piemontesi amanti del vino, l’ingegner Erminio Sella (nipote dello statista Quintino) e l’avvocato Edgardo Mosca, sbarcarono sull’isola decisi ad aprire una Casa vinicola. «Nella zona di Alghero», ricorda oggi Andrea Montorfano, amministratore delegato di Sella&Mosca, «bonifi carono vaste superfi ci di terreni paludosi e a pascolo, trasformandole in vigneti e in zone fertili pur nel rispetto delle tradizioni locali. Furono anche forti innovatori per quanto riguarda le tecniche di lavorazione del terreno e in cantina, la cui costruzione fu ultimata nel 1903». Oggi l’edificio ospita l’enoteca dell’azienda, punto d’incontro e di scambio culturale del vino e sede di un interessante museo.

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Un momento della vendemmia

Fin dai primi anni i risultati in termini qualitativi dovettero essere più che buoni se già nel 1906, all’Esposizione internazionale di Milano organizzata in occasione dell’inaugurazione del valico del Sempione, Sella&Mosca si vedeva assegnare un diploma d’onore. Un altro importante riconoscimento (una medaglia d’argento), stavolta al di fuori dei confini nazionali, arrivò quattro anni dopo in Argentina, all’Esposizione internazionale di Agricoltura tenutasi a Buenos Aires nel giugno del 1910.

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Manifesto dell'Expo Agricoltura a Buenos Aires nel 1910 dove Sella & Mosca ha vinto la medaglia d'argento

«Il premio ottenuto in Argentina», ci dice Montorfano, «testimonia di come le esportazioni dei vini Sella&Mosca seguissero di pari passo l’emigrazione italiana e, infatti, seppure gradualmente, i nostri prodotti cominciarono a raggiungere quei Paesi dove maggiore era la presenza dei connazionali, in particolare dei sardi. Ecco come si spiega l’esportazione nei mercati del Nord e Sud America, così come in Germania, Belgio, Svizzera e Inghilterra. Naturalmente, se questo discorso vale soprattutto per il periodo anteguerra e fi no alla fi ne degli anni Cinquanta, successivamente un supporto alle esportazioni lo ha dato sicuramente il turismo. Il boom della Sardegna, con il richiamo delle sue bellezze naturali, il mare cristallino e così via, ha fatto conoscere questa terra e i suoi prodotti, a cominciare dal vino, in tutto il mondo».
Oggi Sella&Mosca, che dal 2002 fa parte del Gruppo Campari, è una grande realtà, con 550 ettari di vigneto in un solo corpo (e già questo di per sé è quasi un record per la viticoltura italiana) nella zona di Alghero, oltre ad altri 15 ettari in Gallura e 6 ettari nel Sulcis. L’azienda può essere considerata l’antesignana del vino in Sardegna, dove ha contribuito a valorizzare sia i vitigni autoctoni (Vermentino, Torbato, Carignano e Cannonau), sia a interpretare il territorio per favorire l’integrazione di alcuni vitigni internazionali (Cabernet Sauvignon, Merlot e Sauvignon blanc). Un’accoppiata, quella tra autoctoni e internazionali, che sta dando grosse soddisfazioni all’azienda.
Sella&Mosca offre attualmente un’ampia gamma di vini, dai tradizionali Terre Bianche Torbato Alghero Doc, Monteoro Vermentino di Gallura Docg, Terrerare Carignano del Sulcis Doc e Cannonau di Sardegna Doc, ai celebri Marchese di Villamarina Alghero Doc (Cabernet Sauvignon), Tanca Farrà Alghero Doc (assemblaggio di Cabernet Sauvignon e

articolo-unione_sarda-1986

Un articolo uscito sull'Unione Sarda nel 1986 in cui si parla del successo americano dei vini di Sella & Mosca

Cannonau) e Le Arenarie Alghero Doc (Sauvignon blanc), esempio di come vitigni di ceppi differenti si possano acclimatare alla perfezione sulla terra sarda, se seguiti con la cura e la competenza che da sempre caratterizzano Sella&Mosca. Le più recenti innovazioni sono Medeus, blend tra due vitigni autoctoni, Cannonau e Carignano, e due vitigni internazionali, Cabernet Sauvignon e Merlot, Thìlion, uvaggio di Torbato e Sauvignon blanc, e Acino M, da uve Monica. A livello di tipologie, la produzione tra bianchi e rossi si equivale, con una leggera prevalenza dei primi.

Andrea Montorfano esprime soddisfazione sull’andamento dell’export: «È questo il nostro fattore di crescita, anche a due cifre in certi mercati, e grazie al buon rapporto qualità-prezzo ci consente di essere competitivi. Si tratta, quindi di un business interessante anche nei mercati maturi dove se un’azienda si presenta con proposte commerciali innovative può ancora soddisfare il desiderio di conoscenza dei consumatori. Bene anche nei mercati cosiddetti emergenti, come Russia e Cina, dove abbiamo creato strutture apposite per la distribuzione dei prodotti. Credo comunque che il panorama dell’export sia abbastanza simile a tutte le aziende. In ogni caso, i nostri punti di forza sono la piazza tedesca, nordamericana, giapponese e inglese».
A seconda dei diversi Paesi variano anche le tipologie richieste. Negli Stati Uniti, ad esempio, sono più cercati i vini bianchi, in particolare il Vermentino, così come in Germania dove prevalgono le domande di Torbato Alghero Doc e La Cala Vermentino di Sardegna Doc; bianchi a base Sauvignon nel Regno Unito e prevalenza di vini rossi in Cina, mentre in Russia la domanda è più equilibrata.

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L'interno della suggestiva cantina

Molti i riconoscimenti ottenuti negli ultimi anni, a cominciare dal top di gamma Marchese di Villamarina Alghero Doc, sempre premiato con i “Tre bicchieri” del Gambero Rosso nelle 11 edizioni. Ottime performance anche per il Monteoro Vermentino di Gallura Doc e il Terre Bianche Torbato Alghero Doc.

1899 L’ingegner Erminio Sella e l’avvocato Edgardo Mosca, entrambi piemontesi, fondano nell’area di Alghero la Casa vinicola Sella&Mosca.

1903 La costruzione della Cantina si concluse in quest’anno e venne considerata una tra le strutture più innovatrici dell’epoca.

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Il diploma d'onore alla Sella & Mosca in occasione dell'Esposizione internazionale di Milano consegnato nel 1906

1906 Diploma d’onore alla Sella&Mosca in occasione dell’Esposizione internazionale di Milano.

1910 Medaglia d’argento all’Esposizione internazionale di Buenos Aires (Argentina).

2002 Sella&Mosca viene acquistata dal Gruppo Campari.

OGGI Export: 30% – Bottiglie più esportate: La Cala, Cannonau Riserva – Primi mercati: Germania, Stati Uniti, Canada, Giappone e Inghilterra.

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© Riproduzione riservata - 22/09/2011

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