Senza confini Senza confini Anita Franzon

La vendemmia 2023 nell’emisfero meridionale

La vendemmia 2023 nell’emisfero meridionale

Da poco più di un mese a sud dell’equatore è in corso la vendemmia 2023. In generale, si tratta di un’annata che ha messo a dura prova le Cantine di molte aree vitivinicole, la maggior parte delle quali sta facendo i conti con crisi climatiche ed economiche.

Per approfondimenti: Meininger’s International, The drinks business, Wine Enthusiast, Decanter, Winetitles Media, Stuff, Wine.co.za e Wine.co.za

Il Sud America è alle prese con uno dei raccolti più ridotti di sempre, la Nuova Zelanda sta ancora contando i danni del ciclone Gabrielle, mentre il Cile è stato da poco colpito da devastanti incendi. Anche in Sudafrica l’annata è al di sotto delle aspettative. Il primo raccolto delle uve del 2023 è, dunque, da considerarsi più scarso del 2022 in termini di volume, ma la qualità è promettente e la vendemmia continua a rappresentare un momento di festa (Meininger’s International).

In Argentina una delle vendemmie più scarse della sua storia

Era dal 1960 che in Argentina non si registrava un raccolto così scarso in termini di quantità. La rinomata area di Mendoza è la più colpita. L’Istituto nazionale di viticoltura del Paese stima un calo della produzione del 21% rispetto al 2022, mentre alcuni produttori hanno perso oltre il 50% delle loro uve a causa di una gelata tardiva che ha colpito diversi vigneti tra fine ottobre e inizio novembre. Inoltre, il basso accumulo di neve sulle Ande non ha permesso il giusto apporto d’acqua nelle principali regioni vinicole ai piedi della catena montuosa. L’estate poi, particolarmente calda e siccitosa, ha fatto il resto, costringendo i viticoltori argentini ad anticipare la vendemmia (The drinks business).

Clima ed economia non minacciano, però, la qualità dei vini

Oltre alle minacce climatiche, altri fattori sono responsabili della diminuzione del raccolto sul territorio argentino dove, anno dopo anno, sta diminuendo la superficie vitata. Ciò avviene a causa delle basse rese e della mancanza di investimenti su un’area in cui la viticoltura è spesso considerata estrema. In un Paese colpito dall’alta inflazione e dall’aumento dei costi di produzione, le gelate e la siccità hanno ulteriormente messo a dura prova la resistenza dei viticoltori. Tuttavia, in un anno difficile come questo, le Cantine argentine rimangono ottimiste sulla qualità dei loro vini (Wine Enthusiast).

Il report della vendemmia 2023 in Uruguay

Così come l’Argentina, anche l’Uruguay può contare su un’annata 2023 caratterizzata da basse rese ma alta qualità. Le principali regioni vinicole uruguaiane sono costiere e hanno un clima normalmente rinfrescato dai venti provenienti dell’Oceano Atlantico che assicurano abbondanti precipitazioni, soprattutto in estate. Ma nel 2023 il Paese ha dovuto affrontare la più grave siccità degli ultimi 50 anni; una condizione climatica che ha portato a rese inferiori, ma uve molto sane. La mancanza di pioggia è stata accompagnata da un forte caldo che ha anticipato di 15 giorni i tempi di maturazione, in particolare in zone storiche come Canelones e Montevideo, dove si trova il 75% dei vigneti. Qui, paradossalmente, «il clima ha permesso di raccogliere tutte le uve a un ottimo stato di maturazione, cosa che a volte può essere difficile in Uruguay», ha affermato Eduardo Boido di Bodega Bouza (Decanter).

Australia e Nuova Zelanda in ripresa

In Australia e Nuova Zelanda la vendemmia 2023 è iniziata nella prima metà di marzo. Il raccolto si prospetta buono nelle aree vitivinicole australiane di Victoria, Barossa Valley e McLaren Vale, dove i produttori hanno avviato la raccolta fiduciosi del pieno potenziale della stagione 2023, nonostante un leggero calo delle quantità (Winetitles Media). La scorsa stagione, in Nuova Zelanda, sono state raccolte 532.000 tonnellate di uva da circa 700 Cantine. Il direttore di Wine Marlborough, Marcus Pickens, ha affermato che i volumi dell’annata 2023 dovrebbero essere in linea con il 2022. Le sfide climatiche non sono, però, mancate e il ciclone Gabrielle ha recentemente spazzato via o sommerso buona parte dei vigneti del nord della Nuova Zelanda. Migliori sono, invece, le condizioni a Marlborough e Central Otago, nell’Isola del Sud (Stuff).

La vendemmia in Sudafrica è una festa

In Sudafrica la stagione del raccolto è iniziata con feste della vendemmia accompagnate da degustazioni, musica dal vivo e giri in trattore tra i vigneti per i più piccoli (Wine.co.za). Qui, dopo diverse annate segnate dalla siccità, le dimensioni del raccolto sono tornate a livelli normali, seppure al di sotto delle aspettative. Come in altre zone dell’emisfero meridionale, la piccola quantità è bilanciata da una più alta qualità delle uve; “una grande premessa per la produzione di vini straordinari”, si legge su Wine.co.za.

Foto di apertura: © Cantina Vindemia – Unsplash

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© Riproduzione riservata - 20/04/2023

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