I quindici locali più antichi d’Italia
Uno dei primati che il mondo riconosce all’Italia è la presenza ricca e diffusa della dimensione storica nel vivere quotidiano. Non vi è città priva di edifici antichi, innumerevoli gli ambienti in cui lo scorrere del tempo ha lasciato i suoi segni. Fra le testimonianze del passato, meritano un capitolo a parte i locali storici: ristoranti, osterie, locande, bar tutelati dall’omonima Associazione. Fra questi, abbiamo individuato i quindici più antichi, arrivando – a ritroso – fino al 1200! Cinque sono a Bolzano e provincia (tre di questi, sono fra i cinque più antichi), tre del Milanese (fra cui un’insegna in seconda posizione) e due dell’area di Verona.
15) 1702: Corona (Sebastiano Curone, Alessandria). Fin dalle origini la locanda è stata gestita dalla stessa famiglia. Situata sull’antica via del sale che collegava Genova al Nord Italia, fu frequentata da D’Annunzio, il generale Cadorna, l’editore Ricordi e il ciclista Coppi.
14) 1696: Boeucc (Milano). In Piazza Belgioioso a Milano ha oggi sede questo antico ristorante, originariamente in via Durini angolo via Borgogna. Anche da qui partirono le Cinque Giornate di Milano. Fra gli avventori, lo scrittore Piovene, Toscanini ed Eduardo de Filippo, che qui trovò “i migliori spaghetti pomodoro e basilico fuori da Napoli”.
13) 1605: Antica Trattoria Ballotta (Torreglia, Padova). Resa famosa, nel 1960, dal giornalista Orio Vergani (fondatore dell’Accademia Italiana della Cucina). Narra la leggenda che qui sostarono Galilei, Goethe, Casanova, Tommaseo, Fogazzaro e D’Annunzio.
12) 1551: Elefante (Bressanone, Bolzano). Qui si riposò il famoso elefante che il re del Portogallo Joao III donò a Ferdinando d’Austria, prima di proseguire verso Vienna. Per la cittadina di Bressanone è una vera istituzione.
10) 1500: Antica Osteria La Rampina (San Giuliano Milanese, Milano). Vide la battaglia di Marignano (a cui seguì l’insediamento dei francesi in Lombardia) che si svolse qui vicino nel 1515, mentre nel 1848, durante le Cinque Giornate, venne requisita dal generale Radetzky. Oggi si presenta come un’antica cascina lombarda.
10) 1500: Locanda San Vigilio (Garda, Verona). Pari merito con La Rampina, la Locanda vanta un porticciolo con taverna sull’omonima punta, tra cipressi e ulivi secolari. Fra gli ospiti, nei secoli, lo zar Alessandro II, Winston Churchill, Laurence Olivier, Vivien Leigh, il principe Carlo d’Inghilterra e il re di Spagna Juan Carlos.
9) 1476: Caffè del Tasso (Bergamo Alta). Nel Rinascimento nacque come Locanda delle due Spade. Poi, nel 1681 prese il nome del poeta, quando Bergamo gli dedicò la vicina statua. Fu qui che nel 1859 si arruolarono i garibaldini bergamaschi per l’impresa dei Mille. Oggi ha un aspetto neoclassico, come il resto della piazza Vecchia su cui si affaccia.
8) 1450: L’Albergaccio – Antica Fattoria Macchiavelli (San Casciano Val Di Pesa, Firenze). Circondato dalle vigne, fu dimora di Niccolò Machiavelli durante l’esilio dalla città di Firenze. Qui mangiava e giocava a carte l’autore.
7) 1435: Osteria Enoteca Brindisi (Ferrara). Pare che sorga sulla più antica osteria del mondo, nota agli operai che nel 1100 costruivano la cattedrale della città: si chiamava Hostaria del Chiuchiolino, frequentata da Cellini, Tiziano Vecellio e Tasso. La ricorda anche Ariosto nella commedia La Lena. Vi ha abitato anche Copernico, laureato all’Università di Ferrara.
6) 1430: Bagni Egart Onkel Taa – Museumstube (Töll Parcines, Bolzano). La più antica stazione termale del Tirolo, che comprende anche un ristorante, è un locale straordinario: fu meta dell’imperatrice Sissi, dell’imperatore Francesco Giuseppe, di Giovanni d’Austria e dell’arciduca Ferdinando. Dal 2008 è anche museo.
5) 1407: Antica Locanda Mincio (Valeggio sul Mincio, Verona). Da qui Napoleone, alla fine del maggio 1796, cacciò gli austriaci al di là del Mincio come comandante dell’Armata d’Italia. Fu per lungo tempo al confine fra impero austro-ungarico e Repubblica veneta. In tempi più recenti, Visconti vi girò le battaglie di “Senso”.
4) 1404: Ca’ de Bezzi Batzenhäusl (Bolzano). Fra le più antiche d’Europa, un tempo fu Osteria dell’Ordine dei Cavalieri teutonici, e poi meta di intellettuali, artisti e politici: fra gli ultimi, Sigmund Freud. Conserva una celebre raccolta di ritratti, cominciata nel 1889.
3) 1320: Parkhotel Luna Mondschein (Bolzano). La gestione della famiglia Mayr comincia “solo” nel 1798. Nel Medioevo questa era la Taverna Manschein, meta di ristoro per chi doveva affrontare viaggi nelle vallate. Alla fine del ‘400 l’imperatore Massimiliano I le conferì lo stemma araldico dell’Osteria Luna.
2) 1284: Antica Trattoria Bagutto (Milano). Un atto notarile del 1284 su pergamena, conservato all’Archivio di Stato di Milano, ne testimonia l’esistenza come taverna. Nel ‘400 era Hostaria dei gamberi, nel 1580 Hostaria de Quattro Marie alla Canova.
1) 1200: Oste Scuro Finsterwirt (Bressanone, Bolzano). Dal 1743 ha servito i vini delle decime del Capitolo del vicino Duomo. La mescita doveva terminare appena calato il buio: da qui nacque il nome Oste Scuro. Ancora oggi gli interni conservano dipinti originali, armi e vetri antichi.
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© Riproduzione riservata - 03/10/2014