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La storia agricola della Franciacorta nell’archivio digitale di Ricci Curbastro

30 Settembre 2023 Matteo Forlì
La storia agricola della Franciacorta nell’archivio digitale di Ricci Curbastro

Il Museo agricolo del Vino Ricci Curbastro si arricchisce di un nuovo strumento di catalogazione: schede, documenti e tool narrativi su oggetti di famiglia datati dal 1600. E dà vita alla mostra “Piccole storie di comunità”: 50 foto riscoperte e scattate tra l’Ottocento e il Novecento.

Pensato e realizzato nel 1986 da Gualberto Ricci Curbastro, uno dei dieci fondatori della moderna denominazione della Franciacorta, il Museo agricolo del vino di Ricci Curbastro a Capriolo, di cui vi avevamo già parlato qui, è uno scrigno del passato agricolo della regione viticola e custodisce nelle sue sale oltre 3 mila oggetti e 4 mila volumi che ne raccontano la storia.
Una collezione che oggi si rinnova grazie alla presentazione di un nuovo archivio digitale. Il coronamento di un’intensa attività di ricerca, acquisizione, riscoperta e catalogazione di oggetti e documenti di famiglia, datati dal 1600 in avanti tra Franciacorta e Romagna. Lo strumento di catalogazione sarà consultabile da studiosi, ricercatori e studenti e la sua genesi ha ispirato anche la realizzazione di una mostra, “Piccole storie di comunità. Memoria, identità e lavoro nelle fotografie riscoperte di Raffaele Ricci Curbastro”, evento inserito nel palinsesto di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

Contadino e buoi ©Archivio Ricci Curbastro

Schede, documenti e tool narrativi

«Sul progetto di un archivio digitale abbiamo investito oltre 40 mila euro, a testimonianza della volontà di salvaguardare e valorizzare il nostro patrimonio storico e culturale, dando luce a un passato significativo, fonte di ispirazione per le sfide presenti e future», ha dichiarato Riccardo Ricci Curbastro, attuale guida della Cantina franciacortina.
Il lavoro di digitalizzazione, curato dall’impresa specializzata torinese Heritage, ha dato vita un sito dedicato che rappresenta un vero e proprio “centro studi e ricerche” in Franciacorta. Con l’implementazione di specifici tools digitali vengono narrate storie, episodi, genealogie e highlights accompagnati da schede tecniche, scientifiche, fotografie e immagini del patrimonio culturale. Ad oggi il sistema ospita già quasi 1000 schede tra documenti d’archivio, oggetti museali e volumi, 4 tools narrativi digitali e una “vite genealogica” che parte dal 1380 e arriva al XX secolo.

Scatti dal passato

Inaugurata il 14 settembre 2023 e in calendario fino al 15 ottobre nello spazio dell’ex granaio adiacente al Museo Agricolo e del Vino, la mostra fotografica “Piccole storie di comunità” è un affascinante racconto per immagini. Sono 50 scatti del bisnonno Raffaele Ricci Curbastro che «ritraggono volti, momenti di vita, angoli di Romagna che mi hanno subito affascinato e che urgeva riportare “in vita” per salvarli dall’usura del tempo prima che fosse troppo tardi», ha aggiunto  Riccardo Ricci Curbastro.
Si tratta di testimonianze autentiche della vita in famiglia, di quella dei mezzadri e della comunità di San Lorenzo di Lugo, Ravenna, tra il 1890 e il 1915. Foto che congelano il tempo e danno vita agli episodi tramandati solo oralmente, come la pesca delle carpe nella marcita, il mercato del bestiame o la Cavalleria schierata a difesa dei mezzadri intenti a mietere il grano.
«Raffaele Ricci Curbastro», ha commentato Alessandra Micheletto, storica dell’arte e curatrice della fototeca della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano che ha curato la mostra, «utilizzò il medium fotografico principalmente per immortalare l’umanità che lo circondava, con uno sguardo autentico, intimo e attento. Dalle sue fotografie emerge preponderante il desiderio di tramandare valori sociali e culturali, nonché il rapporto e la riconoscenza eterna per la sua terra e per le persone che la abitavano».

Foto di apertura: la mostra fotografica “Piccole storie di comunità” raccoglie 50 scatti del bisnonno Raffaele Ricci Curbastro

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