La siciliana Gulfi in “miniverticale” da Cracco
Si sono rivelati una piacevole sorpresa i rossi della siciliana Gulfi, cantina frutto di un lavoro iniziato nel 1996 da Vito Catania con la collaborazione dell’enologo Salvo Forti.
I vini sono stati magistralmente raccontati da Luca Gardini, al ristorante stellato “Cracco” di Milano martedì 25 gennaio. Una degustazione di 4 crù di Nero d’Avola del 2006: Nerobaronj, Neromaccarj, Nerobufaleffj, Nerosanlorè.
Prodotti completamente differenti tra loro, con caratteristiche uniche e perfettamente distinguibili, ognuno fedele specchio del terreno di cultura sebbene ottenuti da contrade distanti tra loro da 200 metri a non più di 2,5 km, stessa vite, stessa modalità di coltivazione ad alberello non irrigato e agricoltura biologica.
Dopo una breve pausa gastronomica, la degustazione è ripresa con un Nerobaronj del 2002 e un Neromaccarj del 2000, che hanno sottolineato l’inaspettata longevità di questi prodotti.
Sorpresa finale: un bianco Carjcanti del 2008, abbinato ad un piatto a base di beccaccia, che nulla aveva da invidiare ai rossi appena degustati.
Tag: Azienda Gulfi, Cracco, Luca Gardini, Salvo Forti, Vito Catania© Riproduzione riservata - 27/01/2011