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La prima Anteprima del Colline Teramane Docg

15 Febbraio 2020 Emanuele Pellucci
La prima Anteprima del Colline Teramane Docg

Una bella giornata soleggiata di fine gennaio, con la vetta del Gran Sasso innevata, ha tenuto a battesimo la prima edizione dell’Anteprima dei vini Colline Teramane Docg, una delle aree più vocate della vitivinicoltura abruzzese che ha nel Montepulciano il suo indiscusso vitigno di elezione.

Una limitata rappresentanza di 29 vini di cinque diverse vendemmie (annate 2018 e 2017, e Riserva 2016, 2015 e 2014) messi in degustazione da 20 cantine del territorio che hanno accolto l’invito dell’omonimo Consorzio di Tutela per dare inizio a quello che dovrà essere un importante appuntamento annuale rivolto alla stampa di settore.

Un esordio positivo anche se non semplice

«Da molto tempo il Consorzio aveva in animo di organizzare un evento del genere», ci dice il presidente Enrico Cerulli Irelli. «Lo abbiamo sempre rimandato perché per realizzare un’anteprima occorre che le aziende siano allineate il più possibile sulle annate fissate dal disciplinare di produzione. In realtà, ancora oggi queste Cantine non sono molte, tanto che è stato necessario raggruppare più millesimi, ma per il territorio è stato comunque un battesimo positivo».

Presidente Enrico Cerulli Irelli

La difficoltà è far affermare il Montepulciano di qualità

Il buon risultato non era così scontato. «Le condizioni in cui operiamo sul mercato non sono di grande supporto», puntualizza il presidente. «A maggior ragione in una denominazione che ha 15 anni e che si confronta con altre declinazioni del Montepulciano più note e più forti della nostra». Per fortuna a livello regionale si sta lavorando per creare una categoria che riunisca sotto una sola Docg tutta la produzione più qualificata del Montepulciano. Dovendosi legare al territorio, il progetto è quello di reiterare la notorietà del Colline Teramane creando sottozone anche nelle altre province dell’Abruzzo per arrivare a una Docg regionale.

Una degustazione durante l’Anteprima

Cinque annate in degustazione

Tornando all’Anteprima, i vini in degustazione sono stati divisi in cinque gruppi a seconda delle annate e delle tipologie: 6 campioni 2018 (i cosiddetti “giovani”), 7 del 2017 per quella che sarà prossimamente la categoria “Superiore” e i restanti 16 vini delle Riserve 2016, 2015 e 2014. Nel complesso una bella panoramica che ha evidenziato quelle che sono le note caratteristiche del miglior Montepulciano d’Abruzzo: un colore rubino intenso, talvolta con lievi sfumature violacee, tendenti al granato con l’invecchiamento; odore tipico dei frutti rossi, intenso ed etereo; un sapore secco, giustamente tannico, armonico e vellutato.

Le Aziende dell’Anteprima

Abbazia di Propezzano; Ausonia; Barba; Barone di Valforte; Cantina Colonnella; Centorame; Cerulli Spinozzi; Farnese; Fosso Corno; Illuminati; Mazzarosa; Monti; Montori; Nicodemi; Orlandi Contucci Ponno; Podere Colle San Massimo; San Lorenzo; Strappelli; Terraviva; Velenosi.

L’articolo completo sarà pubblicato sul prossimo numero di Civiltà del bere (2/2020)

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