Nei ristoranti sia etnici sia nazionali le brigate di sala e dietro ai fornelli diventano sempre più cosmopolite. La causa è la carenza di personale per un lavoro che risulta impegnativo e per gli effetti della pandemia. Esperienze e prodotti esotici made in Italy.
L’articolo fa parte della Monografia Diversità e Inclusione
(Civiltà del bere 1/2022)
Da Venezia a Palermo, passando da Napoli, Roma e Milano sono oramai diverse le esperienze d’inclusione che si possono incontrare nei ristoranti, bar e gastronomie. All’insegna del #foodrefugee si conciliano le buone pratiche dell’accoglienza di migranti, rifugiati e richiedenti asilo, con la gestione di locali e servizi, spesso innovativi per format e concept. È risaputo che già prima della pandemia da Covid-19 e ancor di più in questi ultimi mesi, una delle emergenze che il settore food & beverage si è trovato a dover fronteggiare è stato quello della carenza di personale.
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