Food Food Maria Cristina Beretta

Il Roero del Tanaro a tavola, una piccola sorpresa

Il Roero del Tanaro a tavola, una piccola sorpresa

Inizia il viaggio enogastronomico nelle terre del Roero.

FRUTTA E VERDURA IN BARATTOLO – A Govone, primo comune della Docg Roero, l’artigianalità delle conserve trova un bell’esempio nella Cascina Cuniberto. Dal 1980, Michele Cuniberto racchiude nei vasetti i profumi della frutta e dell’orto di casa senza conservanti, aiutato dalla moglie Marisa. I suoi sempreverdi sono le pesche con cioccolato e amaretti, le ciliegie bianche sotto sciroppo, la giardiniera e i peperoncini ripieni. Da quest’anno ha deciso di occuparsi solo dell’attività agricola per cedere l’attività quella di trasformazione dei prodotti a due professionisti che lavorano a Torino, pur essendo nativi del territorio. La filosofia originaria sarà mantenuta con l’aggiunta di alcune novità.

Michele Cuniberto con Andrea Cravero, responsabile della produzione

L’ACETO DI PERE MADERNASSA – Proseguendo verso Magliano Alfieri, si incontra la Cascina del Cornale. È stata una delle prime realtà cooperative a raccogliere i prodotti dei soci, e a realizzare un servizio di spesa a casa. Ormai gli ordini si fanno con internet, sul sito. Elena Rovera e il marito Raffaele Traversa, al quale fa capo la cooperativa, propongono una loro specialità, l’aceto di pere Madernassa, da una varietà invernale tipica del Roero. Una volta comuni, queste piante che arrivano anche a 11 metri, sono state man mano abbandonate per le difficoltà di lavorazione e perché i frutti sono durissimi e diventano buoni solo cotti. A suo tempo rifornivano di vitamine le famiglie, in inverno, e di piacevole ombra chi si rifugiava sotto la loro chioma in estate.

GOLOSISSIME PRALINE – Per arrivare a Castellinaldo si lascia la statale e si sale in collina. Giancarlo e Claudio Marolo hanno realizzato qui la loro Cioccolateria staccandosi dall’attività paterna di distillatore una ventina di anni fa. I primi prodotti sono stati le praline con crema di grappa di Barolo e di Moscato a cui sono seguite altre varietà. Sono tra i pochissimi a realizzare i cuneesi alla meringa, con crema al rum e cioccolato fondente. Da quest’anno la loro offerta comprende anche frutta secca ricoperta di cioccolato. Le loro proposte si trovano soprattutto in alcune tra le più note catene di supermercati. Riescono a mantenere una buona artigianalità, legata alla qualità e a un prezzo concorrenziale perché la loro presenza sugli scaffali è limitata alle festività di Natale e di Pasqua.

Andrea Bignante del Ristorante Belavista serve i tajarin direttamente in pentola, secondo l'uso locale

PER CENARE… – All’uscita dell’azienda, subito a sinistra, c’è il cartello Madonna dei Cavalli; prendendo quella strada si arriva al Ristorante Belavista, con una “elle”, come vuole la pronuncia locale. La cucina si potrebbe definire di casa. Serena Marchisio Bignante è la cuoca, aiutata dal figlio Andrea e dalla suocera Maddalena. Propone piatti tipici della tradizione locale, tra cui il coniglio, la coscia di maiale al forno, il bunet (dolce morbido a base di cioccolato e amaretti), la torta di frutta con pesche e amaretti d’estate e mele e amaretti d’inverno. Le verdure sono per buona parte dell’orto e sono la base dell’immancabile giardiniera servita tra gli antipasti.

…E PER DORMIRE – Nel suo B&B il Borgo, lungo la salita che porta al castello, Patrizia Ferrero ha aperto di recente anche un bar dopo che l’ultimo del paese aveva chiuso. Qui, inoltre, raccoglie una rappresentanza delle bottiglie della ventina di soci della Vinaioli di Castellinaldo e una selezione di prodotti del territorio come miele, dolci, cioccolati, pasta e quant’altro. La cortesia e la disponibilità verso gli ospiti fanno parte dello stile di famiglia. Per arrivare alla prossima meta, Castagnito, si può fare la stradina panoramica in collina o ritornare sulla statale Asti-Alba, lasciandola all’altezza di Baraccone.

Pierfelice Isinardi con i suoi fassoni piemontesi

SOLO FASSONI PIEMONTESI – Nell’azienda di famiglia Isnardi Ernesto, Pierfelice, aiutato dal figlio Andrea si occupa della sua mini macelleria che si trova proprio sotto casa la sua casa e per cui ha fatto una scelta drastica: solo animali allevati da lui ed esclusivamente fassoni piemontesi. Ha circa una ventina di capi e forse non ne potrebbe tenere di più visto che deve seguire la vigna ed è anche sindaco del paese. Apre la vendita venerdì e sabato, in altri giorni è meglio prenotare. L’indirizzo per una sosta gastronomica a tavola è vicina, si trova poco dopo Alba in direzione di Bra.

MERITA UNA DEVIAZIONE – Sarebbe per poco fuori dalla Docg, ma la particolarità dell’offerta merita la deviazione. Casa Scaparone, in località Scaparone, è agriturismo, ristorante e dispone di alcune camere. Il titolare Batista Cornaglia, ci tiene a mettere sulla tavola dei clienti quello che mangia lui, cucinato con materie prime soprattutto locali per cui non vengono utilizzati concimi e trattamenti chimici. Nella sua cascina, in particolare, coltiva grano tenero da un’antica varietà da cui ottiene pasta, pane e focacce. Nel menu i classici del territorio cucinati freschi. Congelatori e abbattitori di temperatura non esistono.

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© Riproduzione riservata - 31/12/2013

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