Mondo

Mondo

Alla scoperta dei 70 Top white wines del mondo

17 Aprile 2023 Mark Pygott
Alla scoperta dei 70 Top white wines del mondo

Con l’aiuto di Mark Pygott, Master of Wine molto internazionale (vive e lavora tra Londra e Taiwan), abbiamo steso una lista (non esaustiva) di 70 grandi vini bianchi che brillantemente rappresentano la tipologia oltre i confini d’Italia. Dalla Borgogna all’Argentina, i classici che entusiasmano e sanno evolvere nel tempo.

L’articolo fa parte della Monografia Grandi bianchi dal mondo (Civiltà del bere 1/2023)

Spero che molti di voi possano apprezzare la maggior parte dei vini che compaiono in questa breve ma ponderata selezione di vini bianchi prodotti oltre i confini dell’Italia. Quello che ho cercato di fare, salvo una o due ovvie eccezioni, è di scegliere vini che fossero disponibili e relativamente accessibili.
Scorrendo la mia lista dei migliori bianchi del mondo, non è una grande sorpresa che a dominare siano i vitigni originari della Francia. Questo dipende dal successo che il Paese storicamente ha riscosso nel commercio dei suoi vini in tutto il mondo. Tra questi, lo Chardonnay è il più importante, e lo dimostra il fatto che molti viticoltori cercano di creare vini a immagine e somiglianza di quelli di Borgogna, regione i cui bianchi sono di sicuro i più apprezzati al mondo. Al di fuori della Francia, direi che il Paese che è riuscito a sfruttare l’eleganza e l’energia dello Chardonnay con maggior successo è l’Australia.

Ottimi da subito, migliorano col tempo

I vini ottenuti dal Riesling, altra varietà ben rappresentata in questa mia lista, sono quasi sempre di alto valore. I Riesling hanno la capacità di entusiasmare il consumatore per la potenza della loro cifra aromatica, ma hanno anche la capacità di evolvere magnificamente nel tempo, una qualità che ogni vino top deve avere per entrare a far parte di questa lista.
Esaminando questa selezione, mi sono chiesto se fosse possibile individuare una tendenza, una direzione stilistica in cui si muovono i bianchi del mondo. La verità è che a questo livello elevato, nell’“atmosfera aurea” in cui questi fine wines si trovano, l’unica costante che ravvedo è quella di essere dei veri e propri “classici”. Ognuno di questi vini è espressione peculiare e punto di riferimento della varietà e del luogo in cui è nato; ognuno è già perfetto appena acquistato e stappato, ma suscettibile di miglioramento se lasciato riposare in cantina per qualche tempo, sempre che si riesca a resistere alla tentazione di aprirlo subito.

Foto di apertura: © V. Fovi

Mondo

Dazi Usa: stop di 90 giorni, ma rimane il 10% sulle esportazioni

Novanta giorni di pausa, così ha dichiarato il 9 aprile il presidente […]

Leggi tutto

La guerra dei dazi di Trump: il mondo del vino (e non solo) in bilico

L’impatto economico dei dazi imposti dall’amministrazione Trump ha già sconvolto il commercio […]

Leggi tutto

La leggerezza dei Kabinett

Nascono soprattutto da uve Riesling. Sono vini freschi e poco alcolici, dove […]

Leggi tutto

ProWein perde la leadership tra le fiere europee del vino

Anche per la storica manifestazione di Düsseldorf, andata in scena tra il […]

Leggi tutto

Champagne Deutz a una svolta con il nuovo importatore Sagna

In pochi mesi sono cambiate tante cose in una delle storiche Maison […]

Leggi tutto

Stag’s Leap Wine Cellars (Marchesi Antinori) acquisisce Arcadia Vineyard

Un vigneto iconico, idilliaco di nome e di fatto, situato nella zona […]

Leggi tutto

Il Rinascimento della Rheinhessen

Dopo i fasti del passato e il declino a seguito della Prima […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati