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I 3 cru di Bardolino e le altre novità del disciplinare

14 Aprile 2021 Monica Sommacampagna
I 3 cru di Bardolino e le altre novità del disciplinare

Dopo un decennio di ricerche, i 3 cru di Bardolino diventano legge. Si chiamano Montebaldo, La Rocca e Sommacampagna, e li vedremo in etichetta già a settembre. La tipologia in rosa si chiamerà d’ora in poi Chiaretto di Bardolino. Sale al 95% la percentuale massima di uve Corvina ammesse.

In alto i calici, nelle sfumature dal rosa tendente all’aranciato al rosso rubino, per il Consorzio di tutela del Bardolino all’indomani della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 87 del decreto Mipaaf che dà il via libera, il 12 aprile, alle modifiche al disciplinare di produzione della Doc.

I progetti che hanno ispirato le modifiche

Il nuovo disciplinare celebra due progetti di ispirazione francese e di recupero di storicità della Doc attivati negli ultimi 10 anni. La Rosé Revolution ha caratterizzato la tipologia Chiaretto della Doc con tonalità rosa litchi, macerazione sulle bucce per estrarne profumi floreali e agrumati, freschezza e sapidità. Bardolino Cru-Village (ne abbiamo parlato anche qui e qui) ha portato 22 aziende a sperimentare dal 2015 la vinificazione da tre sottozone storiche per ottenerne caratteristiche note sensoriali in base a un disciplinare più stringente.

Bardolino

La mappa dei 3 cru di Bardolino: Montebaldo, La Rocca e Sommacampagna

Tre sottozone del Bardolino

Montebaldo, il cru nell’area più fresca legata alla catena montuosa, La Rocca che domina il lago di Garda e Sommacampagna, a sud-est della Doc. Due poli solo in apparenza opposti. Il presidente dell’ente, Franco Cristoforetti, non ci nasconde i motivi per gioirne: «Così i nostri produttori potranno differenziare la produzione mettendo in debita luce i loro migliori Bardolino e fare la differenza su una fascia di mercato più alta, conquistando una clientela più esigente».


Montebaldo è il cru nell’area più fresca legata alla catena montuosa e comprende il territorio di Affi, Caprino Veronese, Cavaion Veronese, Costermano sul Garda e Rivoli Veronese

Le altre novità del disciplinare

Dalla vendemmia 2021 nell’uvaggio del Bardolino la percentuale massima di Corvina sale al 95%, si può usare fino al 40% di Rondinella e varietà diverse per una quota totale massima del 20%. In etichetta si userà la menzione Chiaretto di Bardolino Doc e non più Bardolino Chiaretto per indicare un vino che dovrà avere la tonalità “rosa chiaro anche tendente all’aranciato”. Per la menzione Chiaretto di Bardolino Spumante sono ammesse tutte le tipologie da Dosaggio Zero a Demi-sec. Non è prevista la tipologia frizzante. Il Bardolino Novello deve essere ottenuto dal 100% di uva a macerazione carbonica.


Sommacampagna insiste sulla zona delle colline moreniche meridionali, nei comuni di Bussolengo, Pastrengo, Sommacampagna, Sona e Valeggio sul Mincio

I cru dalla vendemmia 2020

Nel nuovo disciplinare vengono identificate le tre sottozone con criteri geografici e organolettici. Da settembre 2021 ai produttori che hanno aderito al progetto Bardolino Cru-Village viene offerta la possibilità di uscire sul mercato con Bardolino di sottozona del 2020. Per valorizzare l’identità in etichetta il cru comparirà in carattere di dimensioni doppie rispetto al nome Bardolino. La produzione di uva ammessa è di 100 q/ha contro i 120 del “base”. «Si tratterà di produzioni limitate e di considerevole pregio, destinate a offrire una nuova prospettiva, anche in termini di longevità, ai vini rossi del nostro territorio, esaltandone le caratteristiche di leggerezza e di finezza, secondo una visione storica che è tornata di grande modernità», ha concluso Franco Cristoforetti.

Foto di apertura: La Rocca è una delle 3 nuove sottozone e si estende nei comuni del territorio dell’antico Distretto di Bardolino; Bardolino, Castelnuovo del Garda, Garda, Lazise, Peschiera del Garda e Torri del Benaco

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