Food Food Andrea Gabbrielli

Halal e Kosher, la sacralità del cibo certificato

Halal e Kosher, la sacralità del cibo certificato

Le certificazioni kosher (per gli ebrei) e halal (per i musulmani) apparentemente sono rivolte ai soli fedeli dell’una o dell’altra credenza religiosa ma in realtà il bacino di utenza di questi prodotti – specialmente del settore agroalimentare ma non solo- è molto più ampio ed è una grande opportunità di mercato, specialmente all’estero.

logo halal

Il logo Halal Italia per la certificazione degli alimenti per i mussulmani

È quanto è scaturito da un seminario organizzato da Confagricoltura a Roma al quale hanno partecipato, Pietro Busconi, consulente della Orthodox Union, leader mondiale della certificazione kosher, e Isa Nicola Benassi, responsabile qualità di Halal Italia, l’ente di certificazione dei prodotti islamici, riconosciuto dal governo italiano.

Entrambi i relatori hanno messo in evidenza che il fascino dell’agroalimentare del “made in Italy” esercita un forte richiamo all’estero, dove un’ulteriore possibilità di penetrazione, è data proprio da quei prodotti che oltre al rispetto delle norme italiane ed europee in materia di igiene, sicurezza alimentare e benessere animale, godono delle certificazioni di appositi enti che ne controllano la purezza sia dal punto di vista delle materie prime che del processo produttivo.

Negli Usa, per esempio, la comunità ebraica si aggira sui 6,5 milioni di persone ma i potenziali consumatori di prodotti kosher supera i 75 milioni. Non a caso nel paese c’è un’alta percentuale di catene di supermercati che le richiede per ampliare l’offerta ad una più ampia fascia  di pubblico. Infatti, per tanti consumatori, non necessariamente di religione ebraica, è garanzia di qualità, salubrità, sicurezza alimentare, dal momento che il processo produttivo avviene sotto il controllo dei rabbini in tutte le sue fasi. Dal pane al formaggio, dalla pasta al vino, dall’olio al caffè, l’elenco dei prodotti certificabili è vastissimo.

marchio kosher

Il logo del marchio Kosher certificazione degli alimenti per la comunità ebraica

Per quanto riguarda il mondo islamico, ha rilevato Isa Nicola Benassi, responsabile qualità di ‘Halal Italia’,”Si stima che il mercato halal-food valga in Europa 70 miliardi di dollari (in Italia 5 miliardi) e sia destinato a crescere ulteriormente con grandi opportunità per le aziende che esportano. Il sistema halal nel suo complesso, in tutto il mondo, vale 2,3 migliaia di miliardi di dollari”. Possono essere halal i prodotti più disparati ad esclusione del maiale e degli alcolici.

Le certificazioni kosher ed halal derivano dalla sacralità dell’alimento, che deve essere puro, incontaminato, lecito. Ci accostiamo a tutto ciò con rispetto. – ha concluso il presidente di Confagricoltura, Guidi –  Anche attraverso il cibo si può costruire un ponte che avvicina culture e religioni; un ponte che un’rganizzazione come la nostra, laica e attenta al business, ma anche sociale, e sostenitrice delle integrazioni tra i popoli, non può non cogliere”.

 

 

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© Riproduzione riservata - 09/11/2011

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