Food Food Jessica Bordoni

Chef stellati in trasferta: 5 temporary restaurant da provare

Chef stellati in trasferta: 5 temporary restaurant da provare

In questi mesi così complicati per il riavvio della ristorazione, soprattutto di quella stellata, molti chef hanno deciso di aprire con formula temporary. Location informali o siti vacanzieri, menu più accessibili nel gusto e nel prezzo. Ecco una panoramica che vi farà venire l’acquolina in bocca.

Li chiamano pop up restaurant o anche temporary restaurant e sono amatissimi dai grandi chef. Nascono all’improvviso, o meglio, all’occasione, e poi chiudono, generalmente a fine stagione. Il significato del nome? Nel linguaggio informatico i pop up sono quegli elementi di interfaccia grafica – come le finestre e i riquadri pubblicitari – che compaiono autonomamente durante la navigazione per attirare l’attenzione dell’utente. Proprio come queste insegne, che sono strutturate per restare aperte solo nei mesi estivi, spesso all’interno di location mozzafiato di mare, lago o montagna.

Formula più semplice e informale

Se la moda dei pop up restaurant ci accompagna già da qualche anno, nel 2020 le trasferte degli chef assumono tutto un altro significato: permettono loro di riavviare la propria attività con una formula più semplice, snella e informale, in attesa che si possa lentamente ritornare alla normalità pre Covid-19. Il popolo dei foodies ringrazia: con i temporary restaurant, infatti, ha l’opportunità di assaggiare le creazioni gourmet a prezzi decisamente più accessibili. Ecco allora una lista di indirizzi da segnare in agenda.

Viva la Terrazza
Manerba del Garda

Fino al 15 ottobre la chef stellata Viviana Varese del ViVa (ex Alice Restaurant), al secondo piano di Eataly Smeraldo, cucinerà a Manerba del Garda. Il suo progetto si intitola ViVa la Terrazza ed è un’osteria contemporanea che mixa con cura tradizione e ultime tendenze. Ad accompagnarla in questa avventura ci sono la sorella Antonella e lo chef Fabio Mazzolini, già attivi a Manerba con il ristorante Dalie e Fagioli. La proposta spazia dall’aperitivo accompagnato da cicchetti alla cena à la carte, fino al menu degustazione (58 euro) dove non mancano alcuni piatti storici, come il risotto cacio 7 pepi con limone sfusato di Amalfi.

Hostaria in Certosa
Isola della Certosa, Venezia

La Certosa del nome non è quella di Parma, ma una piccola isola della laguna veneziana, a poco più di 500 metri dal Lido. Qui i fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo, già alla guida del tristellato Le Calandre a Sarmeola di Rubano (Padova) e di molti altri locali di successo in Veneto e non solo, hanno inaugurato un pop up restaurant che resta aperto 7 giorni su 7, dalle 9 a mezzanotte. La giornata è scandita dalla colazione, poi spritz e tramezzino, pranzo, gelato nel pomeriggio, cena e after dinner con i cocktail del bartender Lucas Kelm. Hostaria in Certosa nasce dalla collaborazione tra il Gruppo Alajmo e Vento di Venezia, la società fondata da Alberto Sonino che gestisce l’isola e il Venezia Certosa Marina. La struttura ha un design semplice ma curato; la cucina è immediata e legata al territorio; il servizio giovane e dinamico.

Perbellini Pop Up
Verona

Decisamente movimentata l’estate dello chef bistellato Giancarlo Perbellini. Impossibilitato per ragioni di sicurezza a riaprire il suo Casa Perbellini a Verona, è rimasto in città per dare vita al Giancarlo Perbellini Pop Up, un format dinamico che resterà operativo fino alla fine di agosto proponendo menu a tre, quattro e sei portate più un dessert rispettivamente a 65, 80 e 95 euro. I piatti cambiano giornalmente e non a caso il nome del menu è “Oggi”. Spazio alla sperimentazione e grande attenzione anche al beverage con “Xbe drink”, una lista di cocktail interessanti. Da ricordare infine l’altra fatica estiva di Giancarlo Perbellini: la Locanda Perbellini al mare sulla spiaggia di Bovo Marina, in provincia di Agrigento, inaugurata lo scorso 20 giugno.

Berton al lago
Torno, Como

Il ristorante stellato di Andrea Berton si trova nel cuore del quartiere futuristico di Porta Nuova, all’interno di uno dei due edifici che raccordano l’imponente Diamond Tower. Ma in estate lo chef si rifugia presso l’Hotel Il Sereno, sul lago di Como, dove dirige la cucina del Ristorante Berton al lago insieme all’exacutive chef Raffaele Lenzi. Aperto nell’agosto 2016, nel 2017 il ristorante è stato subito insignito della stella Michelin. La carta è un tributo al pesce e alle erbette di lago, senza dimenticare la tradizione di salumi, formaggi e vini della vicina Valtellina. Il risultato è una cucina italiana moderna, da assaporare in una location d’eccezione con terrazza e dehors affacciati sul lago.

Bentoteca
Milano

Buone notizie anche per chi ama la cucina orientale. Il ristorante milanese di Yoji Tokuyoshi, ex sous-chef di Massimo Bottura che l’anno scorso si è guadagnato la sua prima stella Michelin, rimarrà chiuso fino a settembre. Nella stessa sede, però, ha aperto i battenti la Bentoteca, un wine bar con gastronomia giapponese d’autore che propone bento e udon kit da gustare in loco oppure in versione delivery e take away. Si tratta di piatti unici completi, preparati con ingredienti italiani in stile nipponico su base di riso di Niigata; i prezzi vanno dagli 8 ai 20 euro circa. Dietro c’è tutta la creatività Tokuyoshi, il quale ha giàannunciato che, se la formulasi rivelerà vincente, a settembre potrebbe decidere di rendere stabile la sua Bentoteca, spostando altrove il ristorante stellato.

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© Riproduzione riservata - 29/06/2020

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