Uva Famoso, da due filari alla gloria
Iscritto nel Registro nazionale delle varietà nel 2009, il Famoso risorge dal recupero di due vecchi filari dell’azienda Montalti di Mercato Saraceno (Forlì-Cesena). Nel Duemila, a partire proprio da quei filari, si è iniziato a testarlo, con esiti subito interessanti.
Le principali citazioni storiche di questa cultivar sono del 1876-1879 e si parla di un’uva Famoso tra quelle del Cesenate. La sua storia si intreccia con quella della ravennate Rambella, suo probabile sinonimo. Sia come sia, è chiaro che si tratta di una bacca di antiche tradizioni romagnole. Si esalta sui più poveri terreni collinari, dove produce poco e il suo grappolo è più piccolo, spargolo e aromatico.
Vip e Divo, i Famoso della Sabbiona
Ne scaturisce un vino giallo paglierino, con bouquet intenso, ricco di terpeni simili a quelli del Moscato, dai ricordi floreali dolci, note di frutta esotica, drupe mature ed essiccate, ma anche sensazioni fresche e balsamiche di agrumi, salvia ed erbe aromatiche. Al sorso ha media acidità, buona morbidezza e polpa, equilibrio e finezza. Mauro Altini – titolare dell’azienda La Sabbiona di Faenza – è tra i suoi principali interpreti e produce, fra gli altri, il paradigmatico Vip, Ravenna Famoso Igt, e una versione spumante Metodo Charmat Extra Dry, chiamata Divo.
Tag: Emilia-Romagna, Famoso, La Sabbiona, Mauro Altini, vitigni autoctoni dell'Emilia RomagnaPer conoscere gli altri vitigni autoctoni dell’Emilia Romagna clicca qui
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© Riproduzione riservata - 27/02/2019