È lunedì… pensiamo al weekend! Alla scoperta di piccoli negozi e botteghe nel Chianti Classico

È lunedì… pensiamo al weekend! Alla scoperta di piccoli negozi e botteghe nel Chianti Classico

Il Chianti Classico ricalca i confini della zona più antica di produzione del suo nobile vino, contraddistinto dal marchio del Gallo nero. Imboccando la strada Chiantigiana, la statale 222, che da Firenze porta a Siena e attraversa da nord a sud il Chianti Classico, proponiamo un itinerario alla scoperta delle bellezze e delle golosità del territorio, che cerca di raccontare le realtà produttive e di ospitalità che permettono di entrare in contatto con i protagonisti. Qui di seguito si segnalano gli indirizzi meno conosciuti e citati dalle guide e dalle pubblicazioni, quelli che si consiglierebbero agli amici. I ristoranti stellati sono solo nominati. E visto l’alto numero delle aziende vitivinicole da visitare e il grande livello raggiunto da ciascuna di loro, si preferisce lasciare la scelta di quali visitare al lettore.

Un casale tra i vigneti a Radda in Chianti

I SUINI DI MASSANERA E LA CUCINA STELLATA DELLA TENDA ROSSA – Il Chianti si apre con il comune di San Casciano Val di Pesa. A otto chilometri da Firenze Certosa si trova l’azienda Massanera che alleva suini di cinta senese allo stato semibrado, ne vende i salumi e la carne fresca quando c’è disponibilità (oltre che vino e olio), ed è anche agriturismo con appartamenti. Spostandosi verso sud, approfittando della superstrada Firenze-Siena, si raggiunge San Casciano. La cittadina ha mantenuto parte della mura di cinta che risalgono al Duecento. Salendo sul terrazzo della torre si gode di una bella vista sulla Val di Pesa. Poco lontano, a Cerbaia, c’è il ristorante stellato Michelin La Tenda Rossa che è ai confini con la zona Classica.

I PECORINI DI CORZANO E PATERNO – Riprendendo la superstrada per poi lasciarla all’altezza di Bargino, si raggiunge la collina di Corzano dove si trova il caseificio Corzano e Paterno con formaggi esclusivi di latte di pecora sarda, introdotta in questi luoghi, dall’architetto svizzero Wendelin Gelpke alla fine degli anni Sessanta. Qui si possono fare acquisti e pernottare in agriturismo.

La mappa dell'area del Chianti Classico

LA PASTA DI FABBRI, L’OLIO E LO ZAFFERANO DI PRUNETI – Nell’area nordest del Chianti Classico si trova il comune di Greve in Chianti. All’incrocio della Chiantigiana con la provinciale per San Casciano in località Strada in Chianti, si incontra Pastificio Fabbri. Il laboratorio fondato nel 1893, lavora con grani nazionali e a bassa temperatura e ha una linea di pasta di grani toscani della varietà Senatore. Per gli acquisti ci si può recare nella bottega Alimentari Bussotti dall’altra parte della piazza. Per provare subito la bontà delle farine dei Fabbri basta percorrere pochi chilometri e raggiungere San Polo, dove si trova l’osteria La Paglietta, che propone una pizza a lenta lievitazione appunto da farine bio semintegrali Fabbri. Il locale è anche osteria ed enoteca. Sempre a San Polo l’azienda agricola Pruneti, nota per le colture di iris o giaggiolo da cui si estraggono le essenze per i profumi, si è fatta strada con l’olio extravergine e con lo zafferano.

Il gallo nero, l'animale caratteristico di queste terre che ha dato anche il nome al marchio del Consorzio del Chianti Classico

LE SALSICCE DI MORANDI E CLASSICI DELLA TOPPA – Percorrendo verso sud il confine ovest del territorio si entra nel comune di Tavarnelle Val di Pesa. Nella cittadina ci si può fermare nella macelleria di Carlo Morandi, vero cultore della carne bovina giusta. Salsiccia, salumi e insaccati sono di produzione propria. Per pranzare o cenare nello stile rustico gustoso ci si può spostare a San Donato in Poggio, distante pochi chilometri. Il borgo è cinto da mura e salendo verso la piazza, subito dopo un pozzo chiuso, si trova l’insegna del ristorante La Toppa, a conduzione familiare e che serve i classici del territorio: pasta fatta in casa con sugo di cacciagione, salsicce e fagioli e via dicendo. D’inverno si consiglia di prenotare la sala con il camino. Per dormire si può ritornare a Tavarnelle al Podere il Falco dotato di tre appartamenti, situato in aperta campagna con orto e alberi da frutta a disposizione degli ospiti.

La trattoria La Toppa di Tavarnelle

L’OSTERIA DI PASSIGNANO DI ANTINORI, I CAPRINI DI LE FORNACI E LA CHIANINA DI FALORNI – Badia a Passignano, poco distante, rappresenta un triplice appuntamento: per gli amanti della natura, per quelli delle arti e per quelli della buona tavola. È meta di escursioni, è famosa per l’abbazia benedettina di san Michele Arcangelo, racchiusa da mura fortificate e ospita l’Osteria di Passignano, stellato Michelin e di proprietà della famiglia Antinori. Da Badia per tornare verso Greve in Chianti il percorso è breve. A soli due chilometri da Greve, raggiungibile a piedi, è stato introdotto una decina di anni fa l’allevamento bio di capre camosciate al Podere Le Fornaci. Ogni giorno si preparano formaggi a latte crudo. In primavera il caseificio aprirà una ristorazione da prodotti loro e limitata a pochi coperti. La cittadina di Greve si trova sul fondovalle del fiume da cui prende il nome. E caratterizzata da una piazza a forma triangolare, dedicata a Giacomo Matteotti. Nella parte più larga troneggia la statua di Giovanni Da Verrazzano, scopritore della Baia di Hudson, e non poteva non esserci un locale dedicato a lui. Rossella, la cuoca, ha aperto qui nel 1975 questo albergo-ristorante assieme al marito Luciano. Tra le specialità, il fritto alla toscana solo con olio extravergine. Ribollita, ravioli con vari ripieni, carni alla brace, pasta fatta in casa sono altri punti fermi del locale che è anche albergo. Qui si ferma spesso l’enologo Franco Bernabei che ha casa a Greve, e che preferisce il fritto disossato, pronto da gustare senza troppi impicci. La piazza ospita anche la trattoria Da Nerbone, specialista dei bolliti, e l’osteria Mangiando Mangiando, il cui titolare è appassionato selezionatore e cura personalmente la scelta delle materie prime: entrambe meritano una sosta. E non è finita. Poco distante si trova la nota Macelleria Falorni con la sua varietà di carni, specie di Chianina e gli insaccati di produzione propria, famosa per i maiali di Cinta senese e per i formaggi particolari. Per i più golosi il consiglio è di fermarsi a dormire direttamente lì negli appartamenti di Nella Piazza, un’affittacamere che si trova vicino alla Chiesa dove la piazza si restringe.

Badia a Passignano

LA BISTECCA DI CECCHINI E LA TERRAZZA DEL VESCOVINO – Per una pausa culturale ci si sposta a Montefioralle sede di un castello suggestivo racchiuso in mura fortificate, da lì si riprende per Greve e percorrendo la Chiantigiana, che in questo tratto ha le note panoramiche di maggior emozione, si sale a Panzano, altra meta dove la gastronomia ha un piccolo regno. Nel paese c’è l’Antica Macelleria Cecchini, il cui titolare Dario, toscanaccio per eccellenza, fece, a ragion veduta, una crociata a favore della bistecca con l’osso. Qui si può anche mangiare in due postazioni: di fronte al negozio, nel Solo ciccia, con piatti di carne soprattutto a lunga cottura, oppure sopra il locale, all’Officina della bistecca, dove la cucina è espressa, alla griglia. Le carni sono rifornite in parte da Giovanni Manetti, titolare della famosa azienda vinicola Fontodi, sensibile allevatore di chianina e che attualmente ne vanta una trentina di capi. In alternativa, per una valida esperienza con la chianina e non solo, c’è il ristorante Il Vescovino, situato nella parte più alta del Paese e che dispone di una terrazza sulla cosiddetta conca d’Oro del Chianti, il cui nome si deve all’esposizione al sole dall’alba al tramonto.

La macelleria Falorni a Greve

PER I VERI GOURMET CASA PORCIATTI E I TAGLIERI DI GIOVANNINO – Proseguendo verso sud, si entra in provincia di Siena con le roccaforti di Castellina, Radda e Gaiole. Radda in Chianti, è al centro tra le due. Si trova in cima a un colle a circa 500 metri di altitudine dove si estende in forma allungata. Ha mantenuto la struttura del borgo medioevale. Casa Porciatti è la meta principale per i gourmet. È macelleria, salumeria con produzione propria, gastronomia e inoltre ha una enoteca suggestiva e molto ben fornita che si trova di fianco al negozio e che si apre lungo il camminamento del 1300 circa. Casa Porciatti fornisce piatti pronti su prenotazione oltre ad averne una buona scelta giornaliera. A parte i classici ristoranti, a Radda si può fare una pausa presso La Bottega da Giovannino, un tempo negozio, e ora dotata di una cucina aperta e continuata a partire da mezzogiorno fino a sera con proposte semplici di taglieri e quelle del menu alla carta, che offre ricette soprattutto toscane. In pratica è un wine bar – osteria e ampia scelta di vini. È anche affittacamere.

Casa Porciatti a Radda

IN CAMPAGNA CON LE PANZANELLE E LA CARNE DI STIACCINI – Se si ha voglia di un’esperienza gastronomica in campagna ci si deve spostare a nord, in località Lucarelli, finché non si incontra l’insegna Le Panzanelle. Il nome si riferisce alle cuoche che vengono da Panzano. Il locale dispone di un giardino interno meritevole. La cucina è chiantigiana-toscana. Occorre tornare a Radda e percorrere la provinciale 422 che correndo da est a ovest divide la provincia di Firenze con quella di Siena per scoprire il borgo di Castellina in Chianti dotato ha un camminamento coperto che permetteva di fare il giro della roccaforte a cavallo. Anche qui gli appuntamenti importanti sono con una macelleria e un ristorante. Entrambi di proprietà della famiglia Stiaccini. La prima si è specializzata nei preparati freschi da cuocere, oltre alla selezione di carni chianine e salsicce fresche; il ristorante si trova sotto il torrione trecentesco e si chiama Antica trattoria La Torre. Il patron Pierluigi è orgoglioso della nomea del locale che vanta una cucina di forte connotazione territoriale e che gli ha permesso di scrivere un libro assieme allo scomparso giornalista Riccardo Di Corato.

Il ristorante dedicato a GIovanni da Verrazzano a Greve in Chianti

IL BURISTO DI CHINI E IL PANFORTE LODI PASINI – A sud di Castellina la parte ovest del Chianti Classico sfuma tra bei paesaggi e, come sempre, aziende vitivinicole. In questa direzione, ormai fuori dal Chianti Classico, a Colle di Val d’Elsa c’è Arnolfo, il ristorante che ha ricevuto le due stelle Michelin e fatto la fortuna del territorio. Per scoprire la parte più strettamente senese del Chianti ci si deve spostare a Gaiole in Chianti, che diversamente dalla maggior parte dei borghi citati, ha un’architettura moderna. Nella via principale si apre la salumeria Chini che lavora la cinta senese da allevamenti propri. Qui si possono acquistare alcune specialità rare come il buristo di sangue, tipico salame locale. Gaiole è regno dei Baroni Ricasoli, una delle famiglia più antiche del Chianti, proprietaria di numerose terre e del complesso del Castello di Brolio, le cui origini risalgono all’anno Mille. Lo si incontra procedendo verso sud, lungo la strada 484 che porta all’ultima meta del Chianti Classico: Castelnuovo Berardenga il cui parco con alberi secolari, che ospita Villa Chigi, è visibile da lontano. Il Senese è qui ben percepibile attraverso la particolarità dei dolci speziati. Ricciarelli, panforte e i classici cantuccini sono sempre freschi alla Pasticceria Lodi Pasini; la titolare Manola prepara su ordinazione anche paste fresche ripiene salate. Dopo gli acquisti ci si ristora a La Taverna della Berardenga, oppure alla vicina Quei 2. Da provare: dalla prima l’anatra in porchetta e, dagli altri, la tagliata. Volendo testare entrambi, uno a pranzo e uno a cena senza problemi di guida, ci si può fermare in paese, a La Foresteria dell’Aia, così chiamata perché si trova all’interno di un cortile.

La ribollita, uno dei piatti più tradizionali

TUTTI GLI INDIRIZZI:

San Casciano in Val di Pesa
Massanera, via Faltigliano 76, tel. 055.82.42.360, www.massanera.com.
Corzano e Paterno, via San Vito di Sopra 9, tel. 055.82.48.179, 333.59.28.090, www.corzanoepaterno.com.

Tavarnelle Val di Pesa
Carlo Morandi, via B. Naldini 131/a, tel. 055.80.77.154, aperto la mattina e i pomeriggi di martedì venerdì e sabato.
La Toppa, via Del Giglio 41, San Donato in Poggio, tel. 055. 80.72.900, www.anticatrattorialatoppa.com.
Podere il Falco, strada Palazzuolo 48, tel. 055. 80.74.066, www.podereilfalco.it.

Nel Chianti il paesaggio è caratterizzato da dolci colline che si susseguono come le quinte di un teatro

Greve in Chianti
Pastificio Fabbri, piazza Emilio Landi 18, Strada in Chianti, tel. 055.85.80.13, www.pastafabbri.it.
Alimentari Bussotti, piazza Emilio Landi 33, Strada in Chianti, tel. 055.85.80.22.
La Paglietta, viale S.Lavagnini 14, San Polo in Chianti, tel. 055.85.53.82, www.paglietta.it.
Pruneti, via Linari, San Polo in Chianti, tel. 055.85.55.091, www.pruneti.it.
Podere Le Fornaci, via Citille 74, tel. 055.85.46.010, www.poderelefornaci.it.
Giovanni Da Verrazzano, piazza Matteotti 28, tel. 055.85.31.89-85.46.098, www.albergoverrazzano.it.
Nerbone di Greve, piazza Matteotti 22, tel. 055.85.33.08, www.nerbonedigreve.com.
Mangiando Mangiando, piazza Matteotti 80, tel. 055.85.46.372, www.mangiandomangiando.it.
Antica Macelleria Falorni, piazza Matteotti 69, tel. 055.85.30.29, www.falorni.it.
Nella Piazza, piazza Matteotti 50, tel. 366.53.62.547.
Antica Macelleria Cecchini, via XX Luglio 11, Panzano in Chianti,  055. 85.27.27, www.dariocecchini.com.
Azienda Agricola Fontodi, via San Leolino 89, tel. 055.85.20.05, www.fontodi.com.
Il Vescovino, via Ciampolo 9, Panzano in Chianti, tel. 055.85.60.152, www.ristoranteilvescovino.com.

Radda in Chianti
Casa Porciatti, piazza IV Novembre 1, tel. 0577.73.80.55, www.casaporciatti.it.
La Bottega di Giovannino, via Roma 3, 6, 8, tel. 0577.73.85.99-73.56.01 o 339.53.56.675, www.labottegadigiovannino.it.
Le Panzanelle, località Lucarelli, 29, tel. 0577.73.35.11, www.lepanzanelle.it.

Castellina in Chianti
Antica Macelleria Stiaccini, via Ferruccio 33, tel. 0577.74.05.58, www.macelleriastiaccini.com.
Antica Trattoria La Torre, piazza del Comune 15, tel. 0577.74.02.36, www.anticatrattorialatorre.com.

Gaiole in Chianti
Salumeria Chini, via Roma 2, tel. 0577.74.94.57, chiuso lunedì e mercoledì pomeriggio.

Castelnuovo Berardenga
Pasticceria Lodi Pasini, via Fiorita 6, tel. 0577.35.56.38, chiuso lunedì.
La Taverna della Berardenga, via del Chianti 70, tel. 0577.35.55.47, www.latavernadellaberardenga.it.
Quei 2, via del Chianti 28, tel. 0577. 35.54.33, www.ristorantequei2.com.
La Foresteria dell’Aia, via dell’Aia 9, tel. 0577.35.55.65, www.laforesteriadellaia.it.

Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

© Riproduzione riservata - 11/03/2013

Leggi anche ...

Formaggi d’Italia: il Marzolino porta con sé il gusto delle erbe nuove
Food
Formaggi d’Italia: il Marzolino porta con sé il gusto delle erbe nuove

Leggi tutto

Viaggio nella materia prima (4): dove nasce il sapore inconfondible dell’agnello
Food
Viaggio nella materia prima (4): dove nasce il sapore inconfondible dell’agnello

Leggi tutto

Formaggi d’Italia: le due anime del Bitto
Food
Formaggi d’Italia: le due anime del Bitto

Leggi tutto