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Il debutto di Opus One 2019, un’icona della Napa Valley

15 Dicembre 2023 Alessandro Torcoli
Il debutto di Opus One 2019, un’icona della Napa Valley

Abbiamo assaggiato le ultime due annate in commercio del leggendario rosso californiano, nato dalle sensibilità congiunte di Robert Mondavi e del barone Philippe de Rotschild. Presentato anche Overture, il suo cadetto, una chicca da conoscere.

Abbiamo degustato il nuovo millesimo in commercio (2019) di Opus One, un vino simbolo della Napa Valley, nei locali della Meregalli di Monza, che è “ambasciatore” in Italia della celebre etichetta, la quale in realtà viene venduta sulla Place de Bordeaux, quindi tramite négoce, e non concede esclusive. In ogni caso, si tratta dell’unica degustazione privata organizzata per quest’anno in Italia. Oltre all’Opus abbiamo assaggiato Overture, il second vin nato nel 1993. Opus invece è figlio degli anni Settanta e fu la prima joint-venture franco-americana. La prima annata è del 1979, venduto in una cassetta mista con l’annata 1980, per cui, se qualcuno volesse vendere una cassetta originale intera della prima annata 1979, sappiate che è un falso.

La genesi

Il vino, nell’idea dei fondatori (Robert Mondavi e il barone Philippe de Rothschild) doveva rappresentare due culture e tutto venne portato avanti tra due famiglie e due origini, compresi due enologi, Tim Mondavi e Lucien Sionneau, che rappresentavano anche nell’aspetto la potenza di Napa e l’eleganza di Bordeaux. Nel 2004 è subentrato Michael Silacci. Dal punto di vista produttivo, inoltre, fino al 1990 Opus One veniva vinificato nella cantina di Mondavi, mentre dal 1991 ha avuto la sua casa indipendente, divenuto subito uno dei simboli dell’architettura vinicola californiana.

I numeri chiave

Opus One detiene 69 ettari suddivisi in quattro vigne, tra le quali la rinomata To Kalon, una delle più belle e qualitative della California. Le varietà allevate sono Cabernet Sauvignon 80%, 6% ciascuno di Cabernet Sauvignon, Merlot, Petit Verdot, 2% di Malbec, piantate ad alta densità (8.500 piante per ettaro). Tutto è vendemmiato a mano, con vendemmia alle 3 e alle 9 del mattino, per preservare la fragranza delle uve. La produzione totale è di 300 mila bottiglie l’anno, ci cui solo il 10% di Overture, il che è un fatto piuttosto curioso, perché normalmente “cadetti” (vedi per esempio Mouton Cadet) garantiscono una diffusione ben superiore rispetto ai “premier cru”.

Opus One

Gli assaggi

Overture***

95% Cabernet Sauvignon, 3% Merlot, 1%, Cabernet Franc, 1% Petit Verdot (14% vol.)

Premessa: questo è un cadetto particolare non solo per l’esigua tiratura rispetto al fratello maggiore, ma anche per il fatto d’essere un multi-vendemmia. L’ultima uscita è composta dalla 2018 e dalla 2019. Al naso si presenta molto profumato, con spezie dolci, cioccolato bianco e tipico tocco erbaceo del Cabernet Sauvignon che domina al 95%. In bocca un preciso sapore di piccoli frutti (fragoline e lampone), che volge in fragranza floreale (rosa, viola), finale un po’ verde ma anche morbido. L’astringenza è bilanciata dalla maturità del frutto. Buona persistenza, senza toccare – ovviamente – le lunghezze del fratello maggiore.

Opus One 2019*****

78% Cabernet Sauvignon, 6% Cabernet Franc, 6% Petit Verdot, 8% Merlot, 2% Malbec (13,5% vol.)

Si presenta più deciso sin dal colore rubino intenso. L’annata si ricorda per un’estate calda, ma non torrida. Al naso è molto inteso con dominanza della mora di gelso, cannella ed erbe aromatiche. L’ingresso in bocca è vellutato, pieno, opulento e fruttato, con tannino dolce e tostatura finale. Molto persistente, con chiusura di liquirizia. Sensazione di completezza.

Opus One 2018****

84% Cabernet Sauvignon, 6% Petit Verdot, 5% Merlot,4% Cabernet Franc, 1% Malbec (14% vol.)

Condizioni climatiche simili alla 2019. Profumo ampio e ancora molto fruttato (lampone, mora), poi cannella ed eucalipto. Il tannino è più severo, leggermente più astringente rispetto alla 2019, ma ben bilanciato dal frutto rosso maturo e intenso, finale di erbe mediterranee (rosmarino). È altrettanto persistente, con una chiusura tostata, precisa. Caratterizzato dalla freschezza.

Foto di apertura: The Grand Chai, la monumentale bottaia di Opus One lunga 100 metri

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