Il tema del copyright delle ricette torna ciclicamente d’attualità. Di fatto uno chef può copiare il piatto di un altro senza né chiederglielo né citarlo. Diverso il caso dei ricettari pubblicati, quando entra in gioco la Siae.
Ci sono degli argomenti nel mondo della cucina che sono come i fiumi carsici (anche se onestamente non so quanto il termine carsico sia corretto, data la mia ignoranza in proposito, comunque lo uso da sempre senza contestazioni): ogni tanto scompaiono ma non spariscono, per poi riemergere e poi scomparire di nuovo. Bene, uno di questi argomenti riguarda il copyright dei piatti. Che in grandissima sintesi vuol dire: ha diritto un cuoco di copiare esattamente la ricetta di un altro, non solo senza chiederglielo (e non parliamo di pagare una royalty) ma senza neanche citare chi questa ricetta l’ha messa a punto?
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