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Conte Vistarino: la rivoluzione di Ottavia continua

24 Giugno 2025 Civiltà del bere
Conte Vistarino: la rivoluzione di Ottavia continua
La produttrice Ottavia Giorgi di Vistarino

Da più di 20 anni alla guida di una delle Cantine simbolo dell’Oltrepò, la produttrice è la testimone d’eccellenza di un territorio vocato al Pinot nero e oggi nuova frontiera del Metodo Classico

Oltrepò Pavese, Pinot nero e Conte Vistarino sono i componenti di un’orchestra affiatata, diretta da oltre 20 anni dalla produttrice Ottavia Giorgi di Vistarino. È lei a guidare l’azienda di famiglia, estesa su ben 826 ettari di cui 144 vitati. Un’oasi di biodiversità a breve distanza dalla sapiente e operosa Pavia, ma anche dalla dinamica Milano, con il suo stile inconfondibile e il suo appeal internazionale, e dalla piacevolezza del mar Ligure. Tratti che si ritrovano nei vini che nascono tra le colline di questo affascinante angolo di Lombardia.

L’expertise sul Pinot nero

Era il 1850 quando il conte Augusto Giorgi di Vistarino importava dalla Francia il nobile vitigno francese a Rocca de’ Giorgi. A due secoli di distanza da allora, si guarda al futuro. «Un futuro ricco di novità», racconta Ottavia Giorgi di Vistarino. «Dopo la rivoluzione qualitativa che, per prima e da sola, ho mosso qui a partire dagli anni 2000, ora siamo nella fase della crescita. Da sempre mi seduce il fascino del Pinot nero, certa che, nei nostri vigneti possa vincere prove prestigiose e competere con le più note etichette internazionali, sia in rosso che in versione spumante. Progetto, quest’ultimo, che, creati i Cru sul modello della Borgogna, adesso è diventato prioritario, sia per il nostro patrimonio viticolo che studiando la Champagne e i nuovi consumatori».

Tra i progetti aziendali c’è la creazione di una nuova bollicina Metodo Classico e il rinnovamento della linea degli sparkling

Nuovi progetti e investimenti

Nella “Casa del Pinot nero”, la cantina inaugurata nel 2018, oggi spiccano i nuovi e più piccoli vasi vinari, per migliorare ulteriormente la selezione delle uve vinificate e realizzare bollicine da micro-terroir. Antesignana del Metodo Classico in Italia nel 1865, Conte Vistarino sta lavorando a una nuova etichetta e siglerà il rinnovamento della linea degli sparkling entro il 2028. Con un incremento di fatturato del +8% nel 2024 e un articolato piano di investimenti in corso, molte sono le sfide in cui è impegnata l’azienda, dalla sostenibilità, alle nuove annate, dalla messa a terra della strategia quinquennale, alle sponsorizzazioni sportive e di eventi lifestyle.

Conte Vistarino
Tra le tante azioni volte a preservare l’ambiente e la comunità c’è il mantenimento di 300 ettari di bosco naturale, della flora e della fauna locali

Sostenibilità ed eccellenza

Oltre al rinnovamento di tutte le attrezzature per la lavorazione dei vigneti, Conte Vistarino è costante nella pratica della sostenibilità: l’installazione della colonnina per la ricarica elettrica delle auto è l’ultimo dei tasselli che ne confermano la visione sempre più green, già attuata in campagna e in cantina. Le capannine meteo che analizzano i dati dell’aria e del suolo e il monitoraggio degli insetti, per arginare la chimica, gli inerbimenti, per ottimizzare la risorsa idrica ed evitare l’erosione, il mantenimento di 300 ettari di bosco naturale, della flora e della fauna locali, il riuso delle acque piovane nella pulizia degli spazi di lavoro: sono solo alcune delle azioni che permettono alla Cantina di preservare l’ambiente e la comunità che la ospita, tenendo alto l’appealing dell’Oltrepò, luogo dal potenziale ancora ampio.
Cuore aziendale è la storica Villa Fornace, simbolo di una realtà focalizzata sulla qualità assoluta, sin dalla selezione, nel 2009, delle parcelle migliori di Pinot nero per creare la triade di eccellenze composta da Pernice, Bertone e Tavernetto, rossi raffinati e da collezione.

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