Ecco la nuova edizione, ovvero la 246ª cuvée, il cui numero progressivo rappresenta il numero di assemblaggi dall’anno di fondazione della Maison avvenuta nel 1776. È composta da vini base della “eroica” vendemmia 2021, unita ad annate precedenti che creano un’armonia in continuità con il millesimo dominante. Nel calice luce, purezza, definizione assoluta
Valorizzare i nuovi equilibri portati dal cambiamento climatico rispettando i ritmi della natura. È questo, in estrema sintesi, il motivo che ha spinto Champagne Louis Roederer – distribuito in esclusiva per l’Italia da Sagna S.p.A. – a dare vita al progetto Collection.
Un percorso multi-millesimato iniziato circa 10 anni fa con Collection 242, che oggi vede il lancio di Collection 246, ovvero la 246ª cuvée dall’anno di fondazione della Maison nel 1776. Come spiega Jean-Baptiste Lécaillon, chef de caves e direttore di tutte le operazioni in vigna: «Collection 246 rappresenta un’interpretazione particolarmente compiuta del nostro approccio “artigianale” ed è ispirata da una grande libertà creativa, dalla passione per la composizione su misura e da una determinazione incrollabile a lavorare in armonia con la natura, rispettandone i cicli e la continua, profonda evoluzione».
Alle origini del progetto Collection
Il progetto Collection, infatti, parte dalla consapevolezza aziendale che negli ultimi 30 anni i cambiamenti climatici hanno segnato profondamente la Champagne. La Maison ha scelto di considerare tutto questo come un’opportunità da cogliere, raccogliendo uve con una maturazione più definita, al termine di vendemmie più precoci e avendo la possibilità di creare più spesso vini d’annata. In particolare, lo Champagne Louis Roederer Collection racchiude una selezione di parcelle scelte nel cosiddetto “cuore del terroir” della Champagne, adattate all’identità della vendemmia predominante e dando priorità alle pratiche viticole sostenibili.
2021: un’annata eroica e sfidante
L’obiettivo è quello di creare, anno dopo anno, il miglior Champagne possibile: vivo e libero, saldamente radicato nel presente, ma rivolto con decisione al futuro. Proprio come Collection 246, che regala un’interpretazione fresca, vibrante e sfumata della “eroica” vendemmia 2021. «L’andamento climatico è stato contrassegnato da gelate, piogge abbondanti e condizioni meteorologiche talvolta estreme», continua Jean-Baptiste Lécaillon. «L’annata 2021 è stata decisamente sfidante per le nostre équipe, ma al termine di una stagione di crescita snervante, sono stati raccolti grappoli di notevole finezza ed eccezionale equilibrio».
Per creare una composizione precisa e armoniosa, in linea con le tonalità dell’annata e capace di sublimare freschezza, equilibrio e complessità, nella Collection 246, è stata prevista una percentuale più elevata di basi Chardonnay, che hanno permesso di arrivare a un timbro particolarmente elegante e salino; mentre i Pinot noir e i Meunier, meno potenti del solito, hanno apportato freschezza e tensione.


L’assemblage e la grandezza nel calice
La composizione prevede il 55% da vini della vendemmia 2021, mentre la Réserve Perpétuelle, punto di equilibrio e di freschezza, copre il 35% dell’assemblaggio. Il restante 10% è rappresentato dai vini di riserva di annate precedenti, provenienti da giovani parcelle del domaine Cristal e affinati in botti di rovere francese. «Il risultato, dopo quattro anni di riposo in cantina, è una composizione luminosa, precisa e quasi eterea, che ricorda a tratti il carattere di certi Champagne Blanc de Blancs», conclude lo chef de caves Lécaillon. Nel calice si esprime con disinvoltura e leggerezza, grazie a un frutto maturo che richiama la prugna mirabella e gli agrumi canditi, seguito da una sottile sfumatura di legno e dal fascino avvolgente delle note tostate e iodate.