Champagne: chi indica il dégorgement dei non millesimati?

Champagne: chi indica il dégorgement dei non millesimati?

Fa discutere, nel mondo dello Champagne, l’idea di segnalare in etichetta la data del dégorgement – ovvero la sboccatura della bottiglia, dopo la rifermentazione, con l’eliminazione delle fecce – anche per i non millesimati.

SERVE AI CONSUMATORI? – Secondo Frederic Panaiotis, chef de cave di Ruinart, il gioco non vale la candela: la sua Maison (che fa parte dell’impero Moet Hennessy Louis Vuitton, insieme a Krug e Dom Perignon) già segnala questo dato sulle bottiglie più pregiate, perché interessa ai collezionisti e agli intenditori. Ma la maggior parte dei consumatori comuni, ha detto Panaiotis a Decanter.com, non sa che cosa sia il dégorgement.

QUANDO È UTILE – Ma non tutti sono d’accordo con lui. Tyson Stelzer (autore di The Champagne Guide), ad esempio, ritiene che questo semplice dato possa indicare al consumatore molte informazioni utili. Non da ultimo, è un riferimento temporale indelebile che data la bottiglia, e ne definisce in un qualche modo l’età. Esemplare in questo senso è Krug, che dal 2012 ha introdotto un codice identificativo che determina, per ogni bottiglia, il trimestre e l’anno della sboccatura.

Tag: , , , , , ,

© Riproduzione riservata - 14/07/2014

Leggi anche ...

In Europa si potrà ancora usare glifosato per almeno 10 anni
Senza confini
In Europa si potrà ancora usare glifosato per almeno 10 anni

Leggi tutto

Mal di testa da vino rosso? Uno studio rivela il responsabile
Senza confini
Mal di testa da vino rosso? Uno studio rivela il responsabile

Leggi tutto

Planeta, Pasqua e Ca’ del Bosco. Il trionfo italiano ai Wine Star Awards di Wine Enthusiast
Senza confini
Planeta, Pasqua e Ca’ del Bosco. Il trionfo italiano ai Wine Star Awards di Wine Enthusiast

Leggi tutto