Presentata con l’annata 2020, la cuvée Brut Trentodoc completa la gamma di punta della storica Casa spumantistica. È frutto di uve Chardonnay e Pinot nero selezionate nei vigneti d’alta quota della Valle di Cembra. Un Metodo Classico complesso, raffinato e strutturato, ma anche piacevole al sorso
Da 50 anni punto di riferimento nell’eccellenza dello spumante Metodo Classico in Trentino, Cesarini Sforza battezza un nuovo nato nella gamma dei raffinati Trentodoc che compongono la linea 1673. Dopo Riserva, Rosé e Noir Nature, bollicine di grande personalità che esprimono le diverse sfaccettature dei vigneti d’alta quota nella Valle di Cembra, la gamma si completa con il 1673 Millesimato.
Una cuvée importante ma immediata
«Questo spumante è stato presentato a fine 2024 ed è una cuvée ottenuta da uve Chardonnay e Pinot nero. Una novità che si affianca agli storici 1673 ottenuti da sempre con solo Chardonnay o Pinot nero in purezza», specifica Andrea Buccella, enologo e responsabile della produzione di Cesarini Sforza. L’affinamento dopo il tirage si protrae per almeno 36 mesi sui lieviti, alla sboccatura è dosato con 6 g/l di zucchero per ottenere una tipologia Brut. Complesso, raffinato, strutturato, «per noi è un’espressione che fa da ponte tra la linea dei Trentodoc Classici e le Selezioni: uno spumante importante nello stile dei 1673, ma facile da apprezzare sia dai palati più esperti sia da coloro che invece ricercano una beva più immediata».
Da vigneti del “progetto qualità”
Rispetto alla linea dei Classici, «le uve utilizzate per questo Trentodoc sono coltivate in vigneti che noi definiamo “progetto qualità” che caratterizzano lo stile di tutte le nostre Selezioni», prosegue Buccella. «Per loro scegliamo vigneti coltivati a quote di 500-600 metri di altitudine in Val di Cembra, dove la presenza delle montagne condiziona fortemente il microclima di questi ambienti caratterizzati da ottime escursioni termiche, che determinano una lenta maturazione delle uve a vantaggio della complessità aromatica, dell’eleganza e della freschezza dei vini. La piacevole acidità che li sostiene è fondamentale per la longevità di tutti i nostri Trentodoc».
1673 Millesimato è stato lanciato con l’annata 2020, caratterizzata da un tempo perturbato nei mesi di agosto e settembre, che ha creato non poche difficoltà in vigna; soprattutto la pioggia di fine agosto ha allarmato tutti i viticoltori trentini.
Un’annata non semplice
Per le uve destinate alle basi spumante è stata un’annata relativamente precoce, per cui la maggior parte era stata già raccolta nel periodo più critico. In aggiunta la vendemmia manuale e l’attenta selezione dei grappoli ha permesso di portare in cantina uve di ottima sanità. I vini ottenuti da questo millesimo risultano di buona struttura, sostenuti da una piacevole acidità, con note fini ed eleganti.