In Italia

In Italia

Campo San Giorgio 2015: il volto del Conero

18 Marzo 2020 Civiltà del bere
Campo San Giorgio 2015: il volto del Conero

Umani Ronchi è fra i produttori che negli ultimi tre anni hanno ricevuto il massimo punteggio per i loro vini da almeno tre Guide enologiche nazionali. Li abbiamo chiamati Maestri dell’eccellenza, premiando la loro costanza qualitativa. L’elenco completo è sul Top delle guide vini 2020.

Tra le Cantine che nel corso degli ultimi cinquant’anni hanno contribuito in maniera determinante alla valorizzazione della vitivinicoltura marchigiana c’è Umani Ronchi. Con i suoi 210 ettari di vigneti distribuiti da Serra dei Conti, nelle Marche, a Roseto degli Abruzzi, tutti coltivati in regime biologico, la famiglia Bianchi-Bernetti ha saputo ritagliarsi un ruolo importante nella produzione di vini di alta qualità. L’azienda, che ha sempre mantenuto una dimensione famigliare, è oggi guidata da Michele Bernetti e da suo padre Massimo ed esporta i suoi vini in oltre 60 Paesi.

Umani Ronchi Michele Bernetti
Michele Bernetti di Umani Ronchi

Il miglior vino Umani Ronchi nel 2020: Campo San Giorgio 2015

Tra le etichette prestigiose che escono dalla Cantina di Osimo, il Campo San Giorgio, Conero Riserva Docg, ottenuto da monovitigno (Montepulciano 100%), occupa un posto di rilievo. «Da alcuni anni volevamo valorizzare il territorio del Conero», spiega Michele Bernetti, «convinti che il Montepulciano qui coltivato non avesse ancora dimostrato tutte le sue potenzialità». Ed ecco la prima annata (2009) uscire sul mercato nel 2013. Poche bottiglie ma di grande qualità. La conferma arriva anche per la Riserva 2015, pluripremiata dalle Guide. Un vino elegante, espressione del territorio, che, fin dall’etichetta che riveste la bottiglia, rappresenta il risultato di un’esperienza lunga, fatta di ricerca e sperimentazioni sul vitigno Montepulciano.

Campo San Giorgio, Conero Riserva Docg 2015

Vigna di 15 anni di età media con esposizione est‐ovest a 150 metri con densità di 8.000 piante/ha. Fermentazione in acciaio per 14-16 giorni. Affina in legno piccolo per 12 mesi e in botte grande per altri 12.

Altre etichette premiate

Plenio, Castelli Di Jesi Verdicchio Riserva Classico Docg 2016
Casal Di Serra Vecchie Vigne, Verdicchio Dei Castelli Di Jesi Classico Superiore Doc 2017
Cùmaro, Conero Riserva Docg 2015

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 1/2020. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

In Italia

Barolo Serralunga d’Alba: il 2022 è fuori dai canoni

A Serralunga Day, abbiamo assaggiato Barolo con la menzione geografica comunale che […]

Leggi tutto

Livon e i 40 anni della Donna alata di Erté

Era il 1985 quando Valneo Livon si innamorò di una sinuosa illustrazione […]

Leggi tutto

Rottensteiner presenta Trigon e alza l’asticella del Lagrein

A Milano ha debuttato la nuova etichetta dedicata da Judith e Hannes […]

Leggi tutto

Comitato Conegliano e Valdobbiadene: gli intenti in un Manifesto

Nata un anno fa, l’associazione ha messo per iscritto gli impegni di […]

Leggi tutto

Ricordo di Ampelio Bucci, maestro del Verdicchio dei Castelli di Jesi

Il produttore marchigiano si è spento il 21 agosto all’età di 89 […]

Leggi tutto

Alla Gorgona 10 anni dopo, dove il vino profuma di riscatto

Sull’isola-penitenziario dell’arcipelago Toscano (che è “colonia penale agricola” dal 1869) abbiamo assaggiato […]

Leggi tutto

WOW! The Italian Wine Competition 2025: le 239 medaglie d’oro

Vi sveliamo in anteprima i campioni assoluti dell’ottava edizione del nostro contest […]

Leggi tutto

La prova del tempo della Riserva Lunelli in verticale dal 2004 ad oggi

Lo chef de cave Cyril René Brun e il presidente di Ferrari […]

Leggi tutto

L’enotecnico non è più figlio di un dio minore

Il 6 giugno è stata pubblicata la legge che riconosce l’anno di […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati