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Brindisi ufficiale per la nuova Docg Asolo Prosecco Superiore

7 Giugno 2010 Monica Sommacampagna
Con “evviva!”, slogan che esprime la contentezza per il traguardo raggiunto, è stata presentata lo scorso sabato nella storica cornice della Tipoteca di Cornuda (Treviso) la nuova Docg Asolo Prosecco Superiore. Figlia della Doc Montello e Colli Asolani, presenta un disciplinare volutamente restrittivo, che impone una densità di 3.000 piante e una resa di 120 quintali di uva per ettaro; il vino deve inoltre avere un estratto secco di almeno 16 grammi per litro. «Ma i vantaggi per quest’area stretta tra il monte Grappa e il Piave, diventata Strada del vino del Montello e Colli Asolani nel 2008 e ricca di tesori di Palladio e Canova, non mancano», ha detto il sindaco di Cornuda Marco Marcolin, «perché l’eccellenza del vino di Marca si sposa benissimo con le peculiarità gastronomiche e paesaggistiche del territorio». 2,2 milioni le bottiglie oggi in commercio, i produttori sono 13: Dal Bello, Bondo Jeo, Rive della Chiesa, Beato Gerardo, Colmello, Cantina Montelliana, Bele Casel, Bedin Colli Asolani, Cirotto Vini, Conte Loredan Gasparin, Case Paolin e Villa Maser. «È una Docg piccola ma ci auguriamo che ci seguano presto anche altri produttori di Prosecco della nostra Doc» ha commentato Diamante Luling Buschetti, presidente del Consorzio della Doc Montello e Colli Asolani. Pieno sostegno all’iniziativa da Franco Manzato, assessore all’agricoltura della Regione Veneto, che ha affermato: «La partita non sarà facile, la Docg è un punto di partenza. La Regione Veneto intende però supportare le iniziative per promuovere in Italia e all’estero il territorio. Nei prossimi mesi, ad esempio, inseriremo un chip elettronico per i Prosecco top che consentirà di ottenere informazioni semplicemente avvicinando il cellulare alla bottiglia». La nuova Docg ha ricevuto inoltre consensi da Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso, da Paolo Luciani, sommelier che collabora con la rubrica del TG5 Gusto, e da Diego Tomasi del Centro di ricerca per la viticoltura di Conegliano, che ha sottolineato come le particolarità di suoli e microclima nel Montello si riflettano positivamente nel Prosecco prodotto in queste aree.

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