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Bindocci torna presidente del Brunello

14 Giugno 2019 Civiltà del bere
Bindocci torna presidente del Brunello

Fabrizio Bindocci torna alla guida del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. Il neoeletto presidente (in carica fino al 2021) prende il posto di Patrizio Cencioni. Sarà affiancato dai vicepresidenti Giacomo Bartolommei, Stefano Cinelli e Riccardo Talenti. Fra le priorità su cui lavorare c’è la promozione del territorio.

“Il Brunello vuole essere il simbolo della grandezza della viticoltura italiana, e questo è l’unico progetto di questa presidenza”. Sono le parole di Fabrizio Bindocci, eletto l’11 giugno alla guida del Consorzio del Brunello. Il giro d’affari della denominazione pesa 160 milioni di euro nel 2018, per 8 milioni di bottiglie di Brunello e 4,5 milioni di Rosso. Il 70% della produzione è destinata all’export (soprattutto in Usa, seguiti da Europa, mercati asiatici, Canada e centro e sud America). “È un progetto ambizioso, che vuole mettere insieme qualità, prestigio, mito e un gruppo straordinario di viticoltori per scalare i vertici mondiali. Noi crediamo che i tempi siano maturi, il vino italiano deve crescere e il Brunello vuole essere un protagonista“.

Chi è Fabrizio Bindocci

Fabrizio Bindocci, 64 anni, lavora dal 1976 per l’azienda Il Poggione della famiglia Franceschi, fra le tenute storiche di Montalcino, e dal 1999 ne è direttore generale. Ha già rappresentato il Consorzio nel ruolo di vicepresidente durante il primo mandato di Filippo Fanti (1998 – 2000), per poi ricoprire a carica di presidente da giugno 2012, al posto del dimissionario Ezio Rivella, fino al 2016 (perché rieletto nel 2013). Da gennaio 2018 presiede la neonata Fondazione Territoriale Brunello di Montalcino.

Gli altri incarichi istituzionali

Insieme a Fabrizio Bindocci, il Consiglio di amministrazione ha nominato vicepresidenti Giacomo Bartolommei (28 anni, dell’azienda Caprili) con delega al bilancio, Stefano Cinelli (63 anni, alla guida di Fattoria dei Barbi), che curerà la commissione Rapporti Istituzionali, e Riccardo Talenti (40 anni, proprietario dell’omonima azienda) a cui è destinata la commissione della Promozione. Elisa Fanti della Tenuta Fanti sarà invece responsabile della Commissione Tecnica.

Grandi e piccoli in sinergia

“Il consiglio che si apre vede la presenza di quasi tutte le aziende più note del territorio”, ha commentato il neoeletto presidente. “Sarà un mandato forte, che trova nell’unione indissolubile tra produttori, Consorzio e territorio, la linfa vitale. La complementarietà tra i grandi produttori, che rappresentano alcuni dei player più importanti del sistema vitivinicolo nazionale, e i piccoli vignaioli, custodi della tradizione e dell’alto artigianato enologico, ha fatto grande il Brunello”.

Focus: sviluppo del territorio

Oltre ad essere “gestore della denominazione”, Bindocci auspica per il Consorzio un ruolo di “agenzia di sviluppo territoriale e di catalizzatore di energie produttive e promozionali. Un tavolo di sintesi, dove il valore del marchio del territorio è più facilmente comunicabile, per rispondere alle esigenze delle piccole e grandi aziende, ma anche alle sollecitazioni che vengono dal mondo della politica e delle istituzioni”. In una parola, la nuova frontiera risiede innanzitutto nella promozione del territorio. A questo proposito, sono in cantiere una serie di eventi e manifestazioni “destagionalizzate”, per animare il territorio anche nei periodi dell’anno meno frequentati da turisti e appassionati.

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